Secondo alcuni esperti americani, le auto cinesi potrebbero avere dei dispositivi appositamente creati e installati per spiare.
Le case automobilistiche cinesi stanno progressivamente invadendo il mercato internazionale con i loro nuovissimi modelli low cost, che attirano un numero sempre maggiore di clienti. L’obiettivo principale della Cina è quindi quello di conquistare la leadership mondiale nel settore automobilistico, in particolar modo in quello elettrico. Ciò che sorprende maggiormente è l’età delle case automobilistiche del gigante asiatico: il 56% ha solamente una decina di anni. La maggior parte dei produttori di automobili europei ha invece alle spalle tra i 50 e i 100 anni di storia.
Questi numeri dimostrano quindi la grande determinazione che hanno i cinesi di raggiungere la vetta in pochissimo tempo. Tuttavia, l’espansione del gigante asiatico preoccupa non poco l’occidente, in particolar modo gli Stati Uniti.
I segreti delle auto cinesi
Alcuni esperti americani sono profondamente preoccupati per l’importazione di automobili provenienti dalla Cina, poiché il mercato automobilistico degli Stati Uniti pullula di modelli costruiti dal gigante asiatico. In modo particolare, la Casa Bianca punta il dito contro l’intelligenza artificiale presente nei veicoli cinesi, la quale potrebbe addirittura essere in grado di spiare l’occidente. Secondo l’amministrazione del Presidente americano, la Cina starebbe assemblando una parte dei suoi veicoli in Messico per aggirare i controlli e le nuove regole sulle importazioni. Per questo motivo, secondo quanto riportato da Carscoops Biden vorrebbe introdurre delle nuove limitazioni al governo cinese, con l’obiettivo di proteggere il popolo americano.
In modo particolare, le nuove normative prevederebbero il divieto di importare un gran numero di automobili cinesi altamente connesse. In altre parole, il Presidente Biden non vuole sul suolo americano i veicoli dotati di intelligenza artificiale costruiti in Cina. Tuttavia, il governo di Xi Jinping potrebbe continuare ad aggirare le limitazioni assemblando le automobili in Messico. In questo modo, le parti che compongono il veicolo risulterebbero di fabbricazione messicana, anziché cinese. Cosa potrebbe fare allora l’intelligenza artificiale? Innanzitutto, la AI potrebbe carpire una miriade di informazioni dagli americani, in particolar modo dai guidatori e dai passeggeri delle automobili del gigante asiatico.
Tutti questi dati raccolti – secondo la Casa Bianca – verrebbero poi inviati alle aziende cinesi attraverso la connessione internet presente nelle vetture. L’intelligenza artificiale e i vari dispositivi tecnologici sono solitamente utilizzati per l’assistenza alla guida, ma in questo caso verrebbero anche sfruttati per memorizzare dati sensibili. Ad ogni modo, non sono solo gli Stati Uniti ad essere preoccupati, il governo cinese ha infatti imposto il divieto di circolazione ai veicoli di Tesla nelle località militari. L’obiettivo è quindi quello di evitare che le automobili intelligenti americane possano scattare foto o registrare video nelle zone altamente sorvegliate.