Incredibili problemi in casa Maserati, con il colosso italiano che si trova a dover dire addio a uno dei modelli storici.
In questi anni è diventato sempre più evidente in tutto il mondo come la Maserati sia stata in grado di crescere e di imporsi sempre di più sul mercato internazionale. Il colosso italiano infatti al momento sta puntando a dare vita a una serie di vetture che non siano solo delle supercar, ma anche veicoli attenti all’ambiente.
La casa emiliana infatti ha dichiarato che punta a diventare un’azienda a impatto zero entro il 2030, un obiettivo indubbiamente molto ambizioso, ma che sta già dando i suoi frutti. Lo si vede con il fatto che la Maserati ha deciso di diventare una delle scuderie di punta della Formula E, una categoria che ora vede il Tridente tra le sue principali realtà.
In questa stagione ci sono grandi aspettative attorno al tedesco Maximilian Gunther, anche se sarà di fatto impossibile pensare di lottare per il titolo mondiale contro le scuderie motorizzate Porsche e Jaguar. Intanto la transizione della Maserati continua a vele spiegate, anche se non mancano di certo i problemi in terra emiliana.
Il passaggio all’elettrico non convince ancora tutti quanti, soprattutto quei clienti che puntano a un’auto che possa essere non solo molto veloce, ma anche in grado di rimanere per tanti km in strada senza doversi fermare per ricaricare di continuo. Questi problemi si riversano anche sui lavoratori, tanto è vero che la Maserati ha annunciato lo stop alla produzione di uno storico modello, e ora il Tridente dovrà fare i conti con una serie di problematiche.
Maserati Levante: stop alla produzione e scatta lo sciopero
Non è stata vista di certo di buon occhio dai metalmeccanici di casa Maserati il fatto che il colosso emiliano abbia deciso di dare fine alla produzione di uno dei modelli più iconici come la Levante. Si tratta di un duro colpo per tutta la produzione automobilistica italiana e soprattutto la decisione non è stata accettata dai lavoratori.
Il sindacato degli operai della fabbrica di Mirafiori ha infatti deciso di indurre uno sciopero per la giornata del 31 marzo. Una decisione che scuote così il mondo della Maserati e che mette ancora di più in crisi una fabbrica per la quale il Gruppo Stellantis ha già da tempo richiesto la cassa integrazione per i suoi operai.
Si tratta di un duro colpo anche per gli appassionati, con la Levante che è un veicolo straordinariamente elegante, con una lunghezza da 501 cm, una larghezza da 198 cm e un’altezza da 169 cm, il che la porta a essere omologata per cinque persone. Il motore era a benzina, con un 6 cilindri da 3000 di cilindrata e con erogazione da 430 cavalli e un costo da 149.700 Euro, e una ibrida, con motore 4 cilindri da 2000 di cilindrata e 330 cavalli.
Il prezzo di partenza della Levante era di 111 mila Euro e per i lavoratori sarà un durissimo colpo, visto come ben 25 auto su 33 delle Maserati prodotte a Mirafiori era di questo modello. L’erede della Levante non arriverà prima del 2027 e si parla di una produzione nella sede di Cassino e lo sciopero dei lavoratori sembra dunque essere più che giustificato.