L’Unione Europea pronta ad una nuova rivoluzione: in alcuni casi la patente a punti ti viene revocata, ecco cosa accade
La patente a punti è ormai in vigore in Italia da oltre 20 anni; introdotta nel 2003, lo scopo è sempre stato quello di promuovere la sicurezza prevenendo gli incidenti stradali. Un sistema che ha funzionato in parte, perché se da un lato gli incidenti sono effettivamente diminuiti, dall’altro non è stato completamente arginato il problema.
A seconda della gravità dell’infrazione si scalano i punti fino ad arrivare a zero; a quel punto scatta il ritiro della stessa con l’automobilista costretto nuovamente a rifare l’esame, sia teorico che pratico. Arriva ora una nuova stretta per quanto riguarda il ritiro e la revoca della patente, con l’Unione Europea che ha deciso per la tolleranza zero, soprattutto per quanto riguarda alcune trasgressioni.
La Commissione Europea, nel marzo del 2023, aveva chiesto di fatto al Parlamento UE di intervenire in merito e la situazione si è decisamente sbloccata. In prima lettura, infatti, la nuova norma è stata approvata con 372 voti favorevoli, 220 contrari e 43 astenuti. Già, ma cosa prevede la nuova normativa?
La revoca della patente non si limiterà esclusivamente al Paese dell’Unione in cui è stata commessa l’infrazione come avviene ora ma vi sarà l’estensione a tutti i Paesi membri. Il nuovo sistema farà interdire la guida su tutto il territorio dell’Unione Europea per quegli automobilisti che si sono macchiati di gravi trasgressioni al codice della strada, tanto da vedersi ritirare o revocare la patente di guida.
Ancora una stretta, insomma, per i trasgressori alla guida, soprattutto per quanto riguarda chi sfora i limiti di velocità di oltre 50 km/h oppure, limitati alle zone residenziali, di 30. Puniti anche la guida in stato di ebbrezza oppure dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Alla sbarra anche il guidare senza patente oppure in caso vengano provocati incidenti con lesioni personali o morti.
Ad oggi, l’infrazione commessa in uno Stato dell’Ue che porti al ritiro della patente in una Nazione differente da quella del rilascio della stessa, gli effetti della sanzione si circoscrivono al Paese in cui è stata commessa la violazione senza conseguenze ulteriori negli altri Stati. Una situazione, questa, che la Commissione Europea ha bollato come anomalia a cui apportare correzioni.
Da qui la nuova proposta del Parlamento Europeo che prevede come entro 10 giorni i Paesi membri siano chiamati a cambiarsi informazioni circa il ritiro della patente ad un’automobilista. Ed entro 15 giorni lavorativi si deve decidere per l’estensione della sanzione per tutti gli Stati membri dell’Unione. Il titolare della patente, ovviamente, dev’essere informato di questo provvedimento entro 7 giorni.
Si tratta di una norma introdotta nel nuovo pacchetto relativo alla sicurezza stradale che prevede anche la nuova patente digitale. Entro il 2050 c’è il grande obiettivo delle zero vittime. L’urgenza di tale provvedimento è dettata dal +3% nel 2022 – rispetto al 2021 – per quanto riguarda i decessi sulle strade.
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