Tantissime posizioni lavorative in pericolo: cosa sta succedendo in Italia con la Stellantis? Esplode la rivolta.
Stellantis ancora una volta sotto l’occhio del ciclone. Nelle ultime settimane sta tenendo banco la diatriba tra la holding e il governo italiano. L’ultima decisione non aiuterà di certo a placare le polemiche. L’annuncio preoccupa i lavoratori.
Fino ad aprile infatti, anche la fabbrica italiana di Mirafiori resterà in cassa integrazione. Delle recenti interviste del Corriere della Sera agli operai della fabbrica stessa, sono l’emblema ed il riassunto migliore di cosa stia accadendo adesso con la multinazionale leader nel settore automobilistico, la Stellantis.
Uno degli operai intervistati dal riconosciuto quotidiano, ammette che si recherà al lavoro solo se chiamato e se necessario, altrimenti dovrà restare a casa. Ecco la preoccupante ammissione: “Stiamo tornando indietro di 10-15 anni quando noi operai ex Fiat, poi Fca, convivevamo con la cassa integrazione e tiravamo a campare con mille euro al mese di stipendio”. Un duro colpo alle casse degli operai che non avranno certo una busa paga delle migliori nei prossimi mesi.
Addio Stellantis: annuncio choc
Giacomo Zulianello, questo il nome dell’intervistato, ha lavorato per trent’anni passando dalla Bertone a Maserati a Grugliasco ed ammette che quasi due mesi di cassa integrazione lui non li aveva mai visti. Stavolta è nata una speciale cassa integrazione, spiega lui stesso, che prevede la chiamata al lavoro solo su richiesta o in caso di non necessità, il lavoratore resta letteralmente a casa e può farlo per diversi giorni, purtroppo.
Troppo bassa la domanda, l’azienda non riesce a trovare soluzioni migliori. Intanto, proprio l’operaio spiega la sua situazione: “Io sono il lavoratore tipico di Mirafiori. Mi mancano 5-6 anni per la pensione. E come me il 60-70% degli operai è in questa fascia di età. Dopo di noi non si produrranno più auto a Torino“. In Piemonte quindi, sarà presto addio alla nota fabbrica. Un duro colpo per i lavoratori del futuro.
Dopo Grugliasco sarà addio quasi certamente anche a Mirafiori. Una brutta parentesi per le aziende presenti sul territorio italiano e stavolta è toccato a Stellantis far parte delle cattive notizie per il futuro. Ancora il signor Zulianello ammette di ricordare i precedenti. Arrivato a Grugliasco, all’epoca Tavares spiegò che la produzione a Grugliasco costava il doppio di quella di Mirafiori e che l’azienda torinese poi, costava a sua volta il doppio di aziende presenti in altri territori.
“Grugliasco ha chiuso, Mirafiori ci sta andando vicino. Spero di avere il tempo almeno di andare in pensione”, ammette amareggiato il lavoratore al Corriere della Sera.