Monta la protesta da diversi giorni in Italia per l’introduzione del pedaggio in una strada storica e ora il Governo dice la sua.
Si sta cambiando in modo sempre più deciso la mobilità italiana, tanto è vero che si sta puntando sempre di più su veicoli a impatto zero anche per lunghi percorsi. Questa al momento non sembra essere in assoluto la migliore delle soluzioni, visti i problemi di autonomia, ma gli incentivi del Governo aiuteranno questo mercato.
Il tentativo però è quello di dare vita a una serie di mezzi di trasporto innovativi che possano limitare l’uso delle automobili. Città come Milano si dimostrano all’avanguardia per quanto concerne l’installazione di piste ciclabili, con i cittadini che sembrano essere sempre più interessati a questa soluzione.
A quanto pare in molte zone d’Italia si sta dando però vita a una vera e propria lotta alle automobili. Lo si vede infatti nella provincia di Brescia, una delle zone più industrializzate del Belpaese e che ogni giorno vede passare all’interno dei propri confini migliaia di lavoratori che si spostano da un capo all’altro della seconda provincia più estesa d’Italia, dopo Cuneo.
Per questo motivo è nata la Corda Molle, una strada per permette di tagliare in modo rapido e veloce la parte parte meridionale dell’hinterland della città, passando dalla parte occidentale di Ospitaletto e arrivando fino a quella orientale di Montichiari. Nel mezzo ci sono diverse uscite che permettono a migliaia di cittadini di sfruttare una strada rapida e veloce, ma rischia seriamente di diventare a pagamento.
Nel momento in cui Autovie Padane, l’azienda che gestiva il completamente dei lavori della Corda Molle, aveva dichiarato che da giugno 2024, al termine dei lavori, la strada sarebbe diventata a pagamento, la rabbia da parte dei cittadini ha fatto eco a quella dei sindaci del tutto contrari.
Il più attivo da questo punto di vista è stato Renato Pasinetti, sindaco di Travagliato, che ha dichiarato come questa decisione fosse del tutto inaccettabile, contribuendo a una raccolta firme per l’abolizione del pedaggio su una strada dall’importanza capitale. Rendere a pagamento questa strada, con il folle costo di 10 centesimi al km, avrebbe comportato un intasamento dei paesi interni, con conseguente peggioramento della situazione legata allo smog.
La Provincia ha inizialmente provato a placare gli animi dichiarando che non sarebbero stati toccati da questo pagamento i lavoratori, ma a intervenire in modo deciso ora è il Ministero della Infrastrutture e dei Trasporti gestito da Matteo Salvini. Il Ministero ha annunciato che non sarà possibile per Autovie Padane rendere a pagamento la strada, a meno che non ci saranno degli accordi futuri tra le parti, ma che dovranno essere concordati per tempo.
Il Giornale di Brescia riporta le parole dei consiglieri regionali della Lega Davide Caparini e Floriano Massardi, con questi che ringraziano Matteo Salvini per il lavoro svolto che impedisce così di rendere questa strada a pagamento. Ben 14 uscite dunque continueranno a essere gratuite, almeno per il prossimo futuro, anche se la questione sulla Corda Molle a pagamento, considerata già adesso a tutti gli effetti autostrada e con limiti a 130 km/h, sembra ancora lontana dal dirsi conclusa.
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