Marc Marquez ha parlato in modo chiaro del suo attuale momento in sella alla Ducati e di quelle che sono le aspettative per la prossima stagione
Pecco Bagnaia sa di dover temere l’otto volte iridato, come uno degli avversari più tosti di questo 2024. Ovviamente il cambio di moto non lo sta avvantaggiando, dopo aver corso per 11 stagioni solo con la Honda HRC. 
Lo scorso ottobre, al momento dell’annuncio ufficiale, l’entusiasmo era salito alle stelle. Marc Marquez passa in Ducati, pur se non nel team ufficiale. La scelta di sposare il progetto di Gresini era sembrata da subito una grande idea, conoscendo la competitività della GP23 e l’ambiente familiare al fianco del fratello Alex. Chiaramente ad incentivare l’ottimismo ci avevano pensato le prove di Valencia, dopo l’ultimo Gran Premio stagionale. Il #93 si era piazzato in top-5 con una naturalezza che ha fatto gridare subito al miracolo.
Se il buongiorno si vede dal mattino, hanno pensato in molti e forse lo stesso Cabroncito. Peccato però che c’è da fare i conti con una realtà molto più dura e complessa di quello che si poteva pensare. A Sepang, nella seconda sessione di test collettivi (gli ultimi saranno a Losail prima del Gran Premio d’esordio in Qatar) le cose non sono andate proprio nel migliore dei modi. La prima giornata ha visto Marquez completare solo 47 giri per alcuni problemi tecnici alla sua moto. Non il massimo per un pilota che deve guadagnare confidenza con il nuovo mezzo. Nella seconda, invece, un netto passo avanti in termini di consistenza è stato effettuato, con la palma del più presente in pista (ben 72 tornate).
Marquez, i testi di Sepang raccontano una triste verità: “Non penso di poter vincere il Mondiale”
Tutti i rivali guardano con un occhio molto attento Marc Marquez, pensando che possa essere uno degli uomini da battere del 2024. In realtà il cronometro sta dicendo altro, visti i tempi e i piazzamenti: 9° e 14°, a quasi un secondo dai migliori. Il #93 deve adattare il proprio stile di guida alla Ducati e soprattutto migliorare nello sfruttamento della gomma posteriore nel giro secco. Il time attack non rispecchia forse il reale valore e lui stesso ne è consapevole. 
Al di là della “comodità” nel portare la moto Marquez ha voluto sottolineare come le aspettative nei suoi confronti sono in effetti troppo alte. Ai colleghi di Motorsport.com ha dichiarato: “Non sono abbastanza veloce per poter pensare di vincere il Mondiale. Devo crescere sul giro secco mentre in termini di ritmo non è male”.
Poi aggiunge: “Ci saranno gare in cui arriverò decimo e che farò fatica a passare la Q1. La normalità è questo non quello che si era visto a Valencia”. Insomma un ridimensionamento che però non tranquillizza i suoi rivali, consci del gioco psicologico che Marquez è solito fare. Chissà che poi già dal Gran Premio del Qatar non lo si ritrovi lì in lotta per la vittoria. Bagnaia è avvisato.
