Importanti problemi per la casa tedesca che devono essere risolti tempestivamente per salvaguardare la credibilità del marchio.
Il mondo dell’auto è cambiato e sta cambiando continuamente, come cambia per gli utenti cambia anche per le case che sono costantemente connesse ed hanno modo di avere i dati dei clienti ma anche delle vendite a portata di mouse in archivi dove li inseriscono per utilizzarli in caso di necessità. Ciò rende più facile per le aziende analizzare il loro andamento e il rapporto con la clientela ma semplifica la questione anche per l’utente stesso che grazie alla tecnologia si interfaccia diversamente, rispetto al passato, con il brand di fiducia.
Tutto questo è ottimo perché si velocizzano questioni che in passato sarebbero durate molto tempo ma anche perché apre scenari nuovi relativamente ad essere una grande azienda in un settore come quello delle auto che ha numerosi competitor. Le case devono quindi focalizzarsi anche su questo aspetto oltre che a badare alla realizzazione di prodotti all’altezza dell’aspettativa della clientela per questo motivo sono nate figure che fino a qualche decennio fa non erano presenti nel mondo delle auto.
Proprio queste figure sono in grado di correre ai ripari salvando situazioni che in un primo momento possono apparire gravi e deleterie per la reputazione dei più grandi marchi automobilistici. La loro esperienza permette infatti di salvarle e di riportare la situazione in uno stato di gestibilità senza avere ulteriori ripercussioni.
I dettagli relativi al furto informatico che ha coinvolto Mercedes
Mercedes è stata vittima di un attacco informatico, infatti dati sensibili legati al marchio tedesco sono finiti in rete diventando di pubblico dominio, il problema occorso riguarda un token di sicurezza apparso sul server pubblico di Github e scoperto da RedHunt.
Questo token permetteva l’accesso risultando come dipendente, di conseguenza qualsiasi tipo di elemento presente sui server poteva essere carpito senza alcun problema o blocco dato che per il sistema chi è entrato era un dipendente, non sapendo che dietro a questo accesso si potesse nascondere un male intenzionato.
Dopo questa scoperta Mercedes ha fatto sapere di aver risolto il problema eliminando definitivamente il token incriminato. Il problema per fortuna non ha riguardato la sicurezza di clienti italiani ed europei che quindi non hanno subito furti di dati.
A questo proposito Mercedes Italia si è dimostrata attenta a quanto successo facendo sapere che valuterà il caso con attenzione prendendo le dovute contromosse così da evitare che accada nel nostro paese.