Il vento in Europa sta cambiando in modo sempre più evidente e ora c’è il rischio di vendere bandite alcune auto storiche.
Al giorno d’oggi è l’Unione Europea l’organo istituzionale che sta cercando maggiormente di incentivare la produzione di veicoli elettrici. Il cambiamento passa soprattutto dalla volontà della politica di dettare delle linee guida che possano essere quanto più chiare possibile, nonostante non tutti al momento siano particolarmente d’accordo. 
Per il momento l’anno fissato come quello che manderà definitivamente in pensione le automobili termiche con combustibile fossile è datato 2035. Un periodo che però per molti non sarà mai rispettato, considerando anche il fatto che la produzione di veicoli Euro 7 è stato già rimandato dal 2025 al 2030.
Inoltre a breve ci saranno le elezioni per il Parlamento europeo e in caso di successo, il PPE, Partito Popolare Europeo, ha già annunciato che ci saranno delle modifiche a quella Legge. Una situazione dunque che non fa per nulla bene al mercato, perché quando vi è incertezza è molto difficile fare in modo che l’economia possa essere florida.
Nonostante una serie di perplessità sulle auto del futuro, sembrano però esserci delle idee molto chiare su quelle che sono state le vetture di una volta. Infatti se non è ancora chiaro se i prossimi anni saranno solo elettrici o meno, quello che invece è certo è che si deve cercare di rinnovare il parco automobili circolanti per strada e ora si rischia di dover dire ai propri mezzi storici.
Vietato riparare auto vecchie? Ecco cosa ha in mente la UE
La proposta ha davvero del clamoroso, ma il 13 luglio 2023 si è dato il via alla proposta di Legge che vieterebbe ai cittadini di poter riparare determinati veicoli, ovvero quelli che hanno un’età superiore rispetto ai 15 anni. Una decisione che lascia davvero molto perplessi, anche perché lo sviluppo delle automobili odierne non comporta grosse limitazioni anche dopo questa tempistica. 
Sono moltissimi coloro che ancora oggi guidano senza problemi delle automobili create dal 2008 a ritroso e non ci sono grossi limiti nella circolazione. Questa novità ha chiaramente una svolta ecologica, in quanto lo sviluppo e l’attenzione alla riduzione delle emissioni di CO2 negli anni si è fatta sempre più attenta.
Il problema però è che ci sono moltissime classe sociali che non hanno modo di permettersi delle auto nuove e dunque devono virare sull’usato. Tante volte si cerca di risparmiare quanto più possibile, motivo per il quale si deve per forza acquistare un veicolo quanto più vecchio. Non è invece di certo un problema per coloro che non hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese, visto che sono sempre alla ricerca del nuovo modello.
Inoltre i professionisti del settore automobilistico hanno bocciato, come riporta motorisumotori.it, questa proposta di Legge, in quanto creerebbe un enorme danno all’economia, senza effettivamente generare un miglioramento sulle emissioni dei gas serra. Per ora si tratta solo di un progetto del quale si è discusso, ma non è da escludere che nel prossimo futuro questa Legge possa diventare realtà, anche se ha già diviso l’opinione pubblica e sicuramente non è di certo un aiuto per la popolazione.
