Stanno cambiando in continuazione le regole sul traffico e la mobilità e ora in Italia si sta per abbattere una vera rivoluzione.
Da diversi anni a questa parte uno dei principali intenti dei Governi di tutto il mondo è quello di dare vita a una dura lotta contro l’inquinamento. La motivazione è legata al fatto che ormai moltissime città hanno un’aria davvero irrespirabile e questa è una delle principali cause di malattie a livello cardiaco e polmonare.
Il nostro pianeta in questo momento è in grande difficoltà e ha bisogno di un serio ed evidente aiuto da parte di tutti. Per questo motivo si stanno modificando diversi aspetti della mobilità a livello cittadino, come per esempio si sta cercando di abbassare quanto più possibile i limiti di velocità.
In tutto lo Stivale stanno infatti nascendo le ormai note e “temute” Zone 30, con queste che portano a un massimo di 30 km/h in città. Il motivo non è solo per aumentare sensibilmente la sicurezza in strada, ma allo stesso tempo anche per poter limitare le emissioni di CO2 mantenendo basse le velocità.
Oltre a esse stanno nascendo in modo sempre più preponderante le ZTL, Zone a Traffico Limitato. Queste infatti hanno il compito di limitare l’ingresso delle automobili nelle zone del centro cittadino, in modo tale da evitare che ci possa essere un aumento delle polveri sottili nelle zone più a rischio. Ecco dunque come mai una Regione ha deciso di dare un duro segnale in questo senso, bloccando la circolazione delle auto.
Addio alle auto inquinanti: ecco cosa accade in Lombardia
Dall’1 ottobre al 31 marzo di ogni anno, in Lombardia si è deciso di limitare sensibilmente la circolazione delle automobili in tutte quelle giornate nelle quali ci sarà un livello di PM10. Saranno coinvolti solo i Comuni di tutta la Regione che presentano un censimento superiore ai 30 mila abitanti e non si tratta solo di una rivoluzione della mobilità.
In questo periodo infatti, se i dati non saranno di aiuto, ecco allora che ci sarà anche una forte riduzione dell’utilizzo del riscaldamento, in quanto anche questo è uno dei punti focali che porta a un sensibile aumento delle polveri sottili nell’aria. Al momento la situazione riguarda prettamente la parte Ovest della Regione.
La città che al momento si trova nelle condizioni più critiche è quella di Monza, con i dati dell’ultimo periodo che evidenziano come si sia arrivati a un drammatico 121 microgrammi di PM10 al metro cubo. Numeri che non possono di certo essere ignorati e che dunque ha fatto scattare la chiusura al traffico di tutte le auto diesel fino all’Euro 4 e di tutte le vetture a benzina fino all’Euro 1.
Il blocco riguarda tutta la provincia di Monza e Brianza e lo stesso sarà applicato anche a Milano, Pavia, Lodi, Bergamo e Cremona. Si salva invece la provincia di Brescia, quest’ultima maglia nera in Italia per anni, ma che da tempo ha attuato un importante piano per migliorare l’aria della zona. Il divieto di circolazione di Livello 1 fa sì che non si possano usare generatori a legna per riscaldarsi, con la temperatura massima nelle case che sarà di 19 gradi, oltre al blocco delle suddette auto.