In arrivo la nuova Dacia Duster che farà contenti gli appassionati di Suv. Tutti i dettagli del nuovo bolide.
Uno dei marchi più attivi degli ultimi anni sul mercato dell’auto sta tornando con una versione aggiornata di uno dei suoi cavalli di battaglia, la Duster. A dispetto della direzione presa da molti competitor, ovvero quella di indirizzare la produzione verso l’elettrico, Dacia ha deciso di conservare l’offerta a diesel e benzina anche per il 2024.
Sebbene in apparenza potrebbe sembrare uguale alla versione precedente per via delle medesime dimensioni, in realtà ci sono diverse novità nascoste, e molte riguardano l’estetica, compresa una nuova piattaforma.
Nuova Dacia Duster, in cosa consiste l’aggiornamento
Come detto i volumi sono stati ritoccati solo leggermente, a fronte di una lunghezza di 4,34 metri, una larghezza di 1,81 metri e un’altezza di 1,66 metri, quest’ultima ridotta per favorire la dinamicità del mezzo e per far risaltare ulteriormente le fiancate, mentre al contrario il look è stato totalmente rivisto e reso più contemporaneo.
In particolare grande lavoro è stato dedicato al frontale, arricchito da un mascherone inferiore in plastica rigida e non verniciata capace di resistere a qualsiasi tipo di urto o graffio. Modificata anche la parte laterale, accorciata, mentre è stata aumentata l’altezza da terra, superando tutti gli altri SUV. Un aiuto non indifferente per quando ci si misura su fondi sterrati e con asperità. Un altro elemento che spicca sono le ruote da 18 pollici dal forte impatto visivo.
Guardando il retrotreno si notano dei fanali a forma di Y, elemento ripreso in più punti del veicolo, interni compresi, e dei fascioni in plastica ottenuta al 20% da riciclo.
Aprendo la portiere si notano diversi miglioramenti: il quadro strumenti è stato digitalizzato su tutti gli allestimenti che verranno rilasciati, il volante è stato ripensato ed è stato introdotto un display per l’infotainment da 10 pollici.
Anche per merito delle dimensioni importanti del mezzo, l’abitacolo è molto comodo, sia i passeggeri seduti davanti, che quelli dietro possono viaggiare con serenità, senza temere di scendere dalla macchina tutti indolenziti per gli spazi ristretti. In più il costruttore ha reso disponibili diverse personalizzazioni per rendere il cockpit ancora più vicino alle proprie esigenze.
Sempre allacciandosi al discorso abitabilità il bagagliaio è stato dotato di un ripiano per ottimizzare i 472 litri di volumetria fruibile, motivo per cui possono essere applicate diverse configurazioni. Guardando al motore la gamma prevede una versione Eco G1 da tre cilindri 1000 cc e 100 cv a GPL, una TCE da 1200 cc e tre cilindri mild hybrid da 48 volt e una full hybrid in grado di erogare fino a 140 cv. La vera chicca è però rappresentata dall’ibrido con propulsore termico a benzina da 1600 cc quattro cilindri e due motori elettrici, capace di produrre quindici rapporti virtuali, il tutto a favore dell’efficienza e dei bassi consumi.
Da quanto si può apprendere il prezzo di vendita sarò inferiore ai 20mila. Questo almeno in Europa dove i noti problemi di inflazione hanno portato il costruttore romeno a cercare di adattarsi il più possibile al potere d’acquisto locale.