Oggi vi parleremo di una delle Ferrari più incredibili ed assurde di sempre, che incantò anche Gianni Agnelli. Ecco tutto su di lei.
Il marchio Ferrari si prepara per una stagione molto intensa in questo 2024, e ciò è valido sia in campo motorsportivo che in quello legato al prodotto. Il prossimo 2 di marzo scatterà sia il mondiale di F1 che il FIA WEC, con il Cavallino che è pronto ad andare a caccia dei titoli mondiali in entrambe le categorie. Di certo, non sarà facile portare a casa il colpaccio, visto che la concorrenza, capitanata da Red Bull e Toyota, è di livello eccelso.
Per quanto riguarda il prodotto è più facile pensare ad un successo, visto che verrà svelata la nuova V12 a motore anteriore, erede della 812 Superfast, ma anche l’erede della LaFerrari, una hypercar plug-in ibrida che avrà lo stesso propulsore della 499P che ha vinto la 24 ore di Le Mans. A questo punto però, facciamo un passo indietro, riscoprendo un gioiello senza tempo.
Ferrari, ecco una delle più uniche di sempre
La storia della Ferrari è ricca di gioielli senza tempo, ed è davvero difficile trovarne uno che sia stato meglio o peggio degli altri. Tuttavia, possiamo trovare qualche modello che sia stato ben più raro rispetto a tutti gli altri, ed uno di essi è quello di cui vi stiamo per parlare. Ci stiamo riferendo alla 365 P Pininfarina, realizzata nel 1966. Parliamo di quasi 60 anni fa, eppure resta una delle supercar più amate da appassionati e collezionisti. Va specificato che si tratta di una Concept Car, e non di un modello prodotto in serie, per cui era impossibile pensare di acquistarne una.
La caratteristica principale di questa vettura era legata allo spazio a bordo ed alle persone che poteva ospitare, visto che si tratta dell’unica auto del Cavallino con configurazione a tre posti. Quello centrale era per il guidatore, con gli altri due al suo fianco, un vero e proprio unicum nella storia di questo marchio. Tuttavia, la soluzione non rimase isolata, visto che a metà degli anni Novanta fu ripresa dalla McLaren F1, considerata tra le auto più belle di sempre, e che nella sua versione da gara vinse la 24 ore di Le Mans del 1995.
Una gran parte della sua meccanica derivava dalla Ferrari 365 P2, che in quegli anni disputava un gran numero di competizioni. Il prototipo venne svelato al mondo al Salone dell’automobile di Parigi del 1966 nella categoria dream car, ovvero auto da sogno, con un’esclusività ancor più marcata rispetto alle altre Rosse. Nel 1967 fu commissionato un altro esemplare da Gianni Agnelli, che si innamorò in fretta e furia delle sue linee e ne volle una tutta per sé.
Come potete vedere, le sue linee ricordano altri modelli che sarebbero nati più avanti, e stiamo facendo riferimento alla Dino 206 GT ed alla 246, che a livello di design ripresero molto da questo capolavoro. Di certo, la casa di Maranello, con il look realizzato da Pininfarina, piazzò un vero e proprio incanto, che ancora oggi è ricordato con piacere dagli appassionati.