Il marchio Citroen è pronto a far sbarcare in Italia un’auto molto particolare. La caratteristica principale è che pare arrivare dal futuro.
Mentre molti costruttori hanno deciso di investire buona parte delle loro risorse nella realizzazione di SUV, qualcuno ha azzardato la strada inversa puntando sulle microcar. Ancora più piccole rispetto alle auto da città trovano facilmente parcheggio, possono essere guidate anche dai minorenni ed entrare anche nelle zone comunemente interdette al traffico essendo a zero emissioni. 
Tra i più attivi in questo genere di produzione i marchi del Gruppo Stellantis. Di recente è uscita infatti la FIAT Topolino, mentre Citroen ha rilasciato la Ami, da subito molto apprezzata dal grande pubblico.
Ebbene, per il nuovo anno, il Double Chevron ha voluto raddoppiare l’offerta, con una mini macchina che vedremo presto anche in Italia. A darle vita il noto progettista e imprenditore Massimo Biancone, il quale per disegnarne le linee ha preso spunto da un altro famoso veicolo francese, diffuso negli anni ’80.
Citroen lancia una nuova micro-car, di cosa si tratta
Si chiama Ami Charleston e rende omaggio alla classicissima e mai dimenticata 2cv Charleston. Lo stile mescola il gusto due primi tre decenni del ‘900, con quello proprio del brand transalpino.
Per chi non ricordasse nel dettaglio la genesi della versione originale, come detto rimasta nel cuore di molti, facciamo un breve excursus nel passato. Il debutto era avvenuto nell’ottobre 1948 al Salone di Parigi e fu un evento molto importante, in quanto da allora gli stilemi adottati da Citroen per le sue automobili saranno esattamente quelli. Nata da un’idea del designer varesini Flaminio Bertoni. L’unità motrice invece era stata progettata dal piemontese Walter Becchia, mentre il prototipo prese forma nelle carrozzerie della torinese Bertone-
Di grande impatto estetico presenta una colorazione bicolor rosso e nero che la rende ancora più accattivante. Guardando gli interni troviamo sedili ergonomici per garantire la massima comodità, tappetini in gomma, eleganti pannelli alle portiere in pied-de-poul, il tettuccio in tela apribile, lo specchietto retrovisore centrale. Quindi ancora citiamo una tasca porta ombrello, con ombrello incluso, i vetri oscurati, la luce di cortesia, l’impianto audio Bluetooth e il sistema vivavoce. Non fosse abbastanza tra gli accessori figurano il disco orario, un taccuino, una pochette e uno zaino. Infine lo sterzo è a mono-razza come sul modello di riferimento.
Qualcuno potrebbe domandarsi, visto che si chiama Ami, sarà uguale alla vettura attualmente sul mercato? Non esattamente, anche perché la disponibilità non è garantita dalla Casa madre, bensì dal curatore che si occupa del processo di personalizzazione, il tutto con l’obiettivo di creare un prodotto che sia al contempo funzionale ed esclusivo. 
Assodato che l’occhio rimane colpito veniamo alle prestazioni, come anticipato stiamo parlando di un mezzo che ha tra i target quello della velocità, trattandosi di un quadriciclo leggero che si deve spostare all’interno dei centri urbani dove vigono limiti tra i 30 e i 50 km/h.
Il motore full electric è da 6 kW, ad alimentarlo le batterie agli ioni di litio da 5,4 kWh. L’autonomia è di 75 km. Per quanto concerne il prezzo al momento non ci sono notizie.
