Incredibile ma vero, una supercar che aveva conquistato numerosi appassionati in giro per il mondo è già destinata a scomparire.
Al giorno d’oggi inserirsi nel mercato automotive internazionale non è impresa da poco. Vista l’ampia concorrenza di marchi e di veicoli di tutti i tipi, un imprenditore deve pensarci più di una volta prima di lanciare il suo brand su piazza.
Oltre a idee nuove ed interessanti, servono infatti progetti imprenditoriali seri ed una base finanziaria a cinque stelle per poter mettere su una casa automobilistica nuova di zecca, che possa nel giro di pochi anni conquistare l’affetto e l’interesse del grande pubblico.
Lo sa bene, avendolo provato a proprie spese, il pilota automobilistico australiano David Brabham, che nel 2018 ha deciso di lanciare il suo marchio personale dedicato alle supercar. L’intenzione del 58enne era quella di creare auto sportive e di prestigio che potessero contrastare brand già storici come Ferrari o Aston Martin.
La supercar australiana dice addio: progetto fallito
Brabham, figlio del grande Jack (tre volte campione del mondo di Formula 1), aveva lanciato la BT62. Prototipo di supercar australiana, primo prodotto dell’azienda Brabham Automotive. Caratteristiche eccellenti ed un design che ricordava una Ferrari, ma con segni quasi più ingombranti e ‘muscolosi’.
La BT62 vantava un’aerodinamica in grado di produrre 2.646 libbre di carico. La potenza proveniva da un V8 aspirato da 5,4 litri che produceva 710 cavalli e 667 nm di coppia. L’intento della nuova casa australiana era quella di una bassa produzione ma per clienti facoltosi e fidelizzati, con l’obiettivo di vendere 70 esemplari da circa 1,36 milioni di dollari ciascuna.
Dopo aver lanciato l’auto da pista, Brabham ha proposto una versione per strada della stessa BT62, chiamata invece BT62R. Praticamente una copia di quella sportiva, almeno a livello di forme, ma con uno scarico più silenzioso, aria condizionata, sospensioni adattabili e un parabrezza riscaldato.
Un tentativo di produzione limitata che non è andato affatto bene. Affari saltati per David Brabham, che ha deciso dunque di interrompere la joint venture tra lui e Fusion Capital, il gruppo di investimento che sostiene il marchio. L’annuncio è arrivato sui profili Instagram, in cui lo stesso Brabham ha svelato la fine della collaborazione e, di fatto, lo stop alla produzione della BT62.
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Lo stesso pilota ed imprenditore australiano non ha escluso un ritorno in futuro di questa supercar da lui ideata, ma sicuramente servirà un piano strategico ed un miglioramento delle condizioni generali per avere maggior successo sul mercato.