Perché vogliono fare fuori le auto diesel? Vi spieghiamo tutta la verità su cosa sta accadendo con questo tipo di vetture e come conviene comportarsi.
Dall’Unione Europea c’è un progetto decisamente chiaro: quello di eliminare progressivamente tutte le auto alimentate a Diesel. Ma quali sono i motivi di questa decisione e di questo percorso? Gli ultimi studi ne portano diverse di motivazioni alla luce della ribalta. Ecco tutta la verità.
Il blocco delle auto Diesel, in Europa e quindi anche in Italia, dipende fondamentalmente da un fattore: l’eccessivo apporto all’inquinamento atmosferico che questo tipo di carburante porta con sé. È vero il risparmio sul portafogli è evidente, ma non ne giova la salute. E gli ultimi studi condotti in questo senso hanno portato a un’evidenza scientifica della situazione.
Facciamo l’esempio di Milano: l’Euro 3, nell’area B della città, è vietato già dal 2019, mentre l’Euro 4 è stato bloccato dal 2021 e l’Euro 5 a partire dal 2022. Ma Milano non è l’unica città con forti limitazioni. Un esempio è anche quello di Roma in cui dal 2019 è stata vietata la circolazione ai diesel Euro 3. Ma non solo: dal 2024 è stato fissato l’obiettivo di diventare ‘diesel free’ in tutto il centro cittadino. I motivi? Li vediamo insieme.
Dagli studi scientifici condotti negli ultimi dieci anni si è arrivati a poter dire con certezza che le emissioni delle auto Diesel vanno a peggiorare la qualità dell’aria dei centri urbani. Uno studio condotto nel 2015 ha dimostrato che le auto alimentate a gasolio (peggio del Diesel come carburante) hanno delle emissioni di N2 (azoto – 67%) con CO2 (anidride carbonica – 12%), vapore acqueo e ossigeno (complessivamente 20%) nocive per la salute. Il diesel, rispetto alla benzina, invece porta con sé un altro problema che sta spingendo alla sua eliminazione progressiva.
Il Diesel, a differenza della benzina, ha in sé infatti maggiori sostanze inquinanti che emesse nell’aria possono portare a seri pericoli per la salute. Oltre che per l’ambiente in cui ognuno di noi vive. Decisamente nocivi sono infatti il monossido di carbonio (CO), idrocarburi (HC), NOx e PM (particolato). Se prendiamo nello specifico il particolato, possiamo notare come questo riesca a produrre emissioni tra le 6 e le 10 volte più alte della benzina. Andando a incidere su problemi di asma, tumore ai polmoni e malattie cardiovascolari.
Le auto a Diesel, poi, riescono a produrre da sole l’85% del NOx a cui in accelerazione e in accensione si va a unire il monossido di carbonio che, inalato, può entrare anche nel flusso sanguigno. Insomma, ci sono tante componenti che non vanno lasciate al caso perché ne va soprattutto della salute dell’uomo.
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