Ancora polemiche sulla decisione di abbassare il limite di velocità: il Governo ha una posizione ben chiara, arriverà presto una storica decisione a riguardo.
Quando si decide di rivoluzionare una normativa ormai in vigore da tanti anni, si rischia sempre di incontrare resistenza: lo sa bene l’amministrazione locale della città di Bologna che al momento, si trova a fare i conti con la reazione del pubblico e anche del Governo ad una decisione storica, un precedente che forse verrà preso a modello anche da altre amministrazioni locali ed estere.
Praticamente in quasi tutte le città italiane il limite di velocità massima per tutti i veicoli è di 50 chilometri orari: attenzione a quel “quasi” però dal momento che Bologna ha ora un esperimento in corso con il limite fissato a 30 chilometri orari e con i Vigili Urbani già pronti a multare qualsiasi trasgressore di questa normativa così stringente, volta a ridurre il rischio di incidenti e l’inquinamento ambientale.
A quanto pare, la decisione non solo non è piaciuta a molti automobilisti, divisi sulla questione da giorni, nemmeno il ministero che gestisce questo tipo di situazioni sembra così felice della strada intrapresa dall’amministrazione locale. Infatti, le dichiarazioni del Ministro Matteo Salvini che si occupa delle Infrastrutture e dei Trasporti sono emblematiche riguardo la posizione dell’attuale giunta governativa che non ha apprezzato la misura…
Il limite è troppo basso, cambierà presto
Se già a parole il ministro aveva parlato di un limite troppo basso, ora è nero su bianco: in una comunicazione di ben sette pagine, il Ministero retto da Salvini ha espresso la sua contrarietà ad un limite ritenuto “arbitrario” e “rischioso”. “Questo limite potrebbe causare intralcio alla circolazione, creando più traffico. Qualsiasi fissazione sui limiti di velocità risulta arbitraria”, un estratto del comunicato che tra l’altro, ricorda anche una questione legale piuttosto importante su questo punto.
Per giustificare questa nota il Ministero ha ricordato che sono già previsti nel Codice della Strada alcuni casi molto specifici in cui si può abbassare questo limite. Tra le possibili situazioni che possono spingere un’amministrazione ad abbassare questo limite ci sono la presenza di marciapiedi che intralciano la carreggiata, un suolo stradale scivoloso o non sicuro e una pendenza estrema della strada in questione.
La direttiva inviata dal Governo mette i puntini sulle “i” rispetto alla posizione dell’amministrazione del nostro paese su questa questione: appare evidente quindi l’imminenza di un cambiamento, con i cittadini di Bologna che potrebbero presto tornare a “sfrecciare” a 50 chilometri orari sulle strade della loro città. Una questione molto complessa ma del resto, il CdS ha parlato!