Il mercato delle auto, a livello mondiale, sta subendo una clamorosa flessione. Un importante player è stato costretta a correre ai ripari con una soluzione drastica.
L’industria dell’Automotive 2.0 ha, letteralmente, cambiato gli scenari sul mercato. L’avanzamento dei prodotti cinesi e la rivoluzione elettrica hanno stravolto il settore. Il prezzo delle automobili è schizzato alle stelle e anche il car market usato è cambiato in modo radicale.
Vroom è una società della Unites Auto Credit Corporation e CarStory. Si trattava di un noto rivenditore di auto usate che poi è diventato una società di e-commerce che permetteva ai consumatori di acquistare, vendere e finanziare auto online. L’azienda è stata fondata nell’agosto 2013 da Kevin Westfall e Marshall Chesrown come AutoAmerica. Dieci anni fa i fondatori hanno puntato tutto sulla piattaforma online e la società è stata ribattezzata Vroom.
L’azienda è presente in Texas, come sede principale. Per Forbes doveva essere una delle startup di e-commerce più interessanti al mondo con sedi dislocate in ogni angolo. La crescita negli anni pre pandemia è stata importante. Vroom ha raggiunto un fatturato di 900 milioni di dollari nel 2015. Nel febbraio 2018, però, ha già iniziato a licenziare circa il 25% del suo personale a New York City e Stafford. Dopo il boom è iniziato un periodo nero coinciso con una recente decisione che ha spiazzato tutti.
Il colosso delle auto in ginocchio
Il 22 gennaio scorso Vroom ha annunciato “che interromperà le sue operazioni di e-commerce e chiuderà la sua attività di concessionaria di veicoli usati al fine di preservare la liquidità e consentire alla Società di massimizzare il valore per gli stakeholder attraverso le sue attività rimanenti“. Vroom oggi vanta la realtà finanziaria United Auto Credit Corporation (UACC) e la CarStory, una azienda leader nel settore dell’intelligenza artificiale e nei servizi digitali per la vendita al dettaglio.
La crisi ha portato alla decisione di licenziare 800 dipendenti (il 90% del suo personale) esclusi quelli impegnati nelle operazioni di UACC o CarStory. Le transazioni sul suo sito saranno interrotte ad effetto immediato. Il parco auto invenduto sarà piazzato sul mercato attraverso canali all’ingrosso. Vroom vorrebbe espandere questo segmento della propria attività per rispondere alle esigenze di clienti di terze parti. L’elettrico ha cambiato tutto negli ultimi tempi.
“Come precedentemente annunciato, intendevamo raccogliere capitale aggiuntivo per finanziare le nostre operazioni e supportare l’estensione della nostra struttura per la planimetria dei veicoli oltre l’attuale data di scadenza del 31 marzo 2024“, ha affermato Thomas Shortt, CEO di Vroom, come riportato su Carscoop. Alla fine non sono stati capaci di raggiungere l’obiettivo prefissato e sono corsi ai ripari.
“Sebbene non siamo stati capaci di raccogliere il capitale necessario per ottenere redditività nelle nostre operazioni di e-commerce, ci impegniamo a gestire in modo responsabile le nostre rimanenti attività e a distribuire con prudenza il nostro capitale mentre cerchiamo di massimizzare il valore per tutti i nostri stakeholder“, ha aggiunto Robert Mylod, presidente esecutivo del consiglio della società. Anche il rivenditore Shift Technologies Inc. è andato in crisi e ha chiuso i battenti, presentando istanza di fallimento a fine 2023.