Le vetture elettriche sono troppo care. Per fortuna alcuni top brand hanno cominciato a comprendere che è necessario un taglio netto dei prezzi.
E’ impensabile che con la crisi economica attuale, almeno alle nostre latitudini, la maggioranza della popolazione possa passare all’elettrico. Prima di tutto non tutti hanno la possibilità concreta di poter installare una colonnina domestica in un box privato. L’Italia non presenta villette a schiera come negli Stati Uniti, ma per lo più condomini sprovvisti di garage.
Partendo da questo presupposto dovrebbe esserci una rete estesa di colonnina in città. Le nostre metropoli sono tra le più popolate ed edificate, a livello storico, del mondo. Non c’è spazio nemmeno per una riqualificazione urbana improntata sul verde, figurarsi per una rete estesa di colonnine di ricarica green. Potranno sorgere solo in spazi aperti fuori città in larga scala, ma nel cuore delle city saranno installabili solo in rari punti, come supermercati e pompe di benzina. Inoltre, il prezzo delle vetture alla spina è proibitivo.
Senza girarci troppo intorno se il costo di una Smart Fortwo 100% elettrica supera i 25mila senza ecobonus, abbiamo un serissimo problema. Intanto a livello europeo la pressione sta continuando ad aumentare. Tra 11 anni non verranno più commercializzate vetture con motori termici, ibride comprese. Una imposizione per l’ambiente, ma quanti reagiscono bene a degli obblighi che vanno a toccare soldi e passioni? Si è partiti dal presupposto che gli automobilisti potrebbero essere entusiasti di cambiare abitudini, stili di guida e anche rinunciare ad un sound, pagando cifre iperboliche per auto a batteria.
Nulla di più sbagliato e, salvo qualche realtà straricca del Nord Europa, si sono create incredibili spaccature. Si rischia un vero effetto Havana alle nostre latitudini in futuro, ovvero catorci e auto moderne cammineranno a braccetto sulle strade come a Cuba. C’è solo un modo per evitare un disastro annunciato: abbassare il prezzo delle auto. L’esigenza, però, deve partire dall’alto.
Auto elettriche a ribasso, la proposta della Tesla
La casa di Cupertino dopo un ultimo quadrimestre del 2023 in calo ha scelto di dare un bel taglio ai costi dei suoi modelli di punta. Non solo sono stati rivisti i prezzi della versione base a trazione posteriore della Y, ma anche delle altre varianti a listino. La gamma della Model Y con i nuovi prezzi prevede la variante a trazione posteriore a 42.690 euro (- 4.300 euro rispetto al 2023); la Model Y Long Range a 49.990 euro (- 4.000 euro) e la Model Y Performance a 55.990 euro (- 4.000 euro).
Lo stesso era stato fatto, in precedenza, con la Model 3. La sforbiciata nasce anche dalla necessità di continuare a crescere in un settore sempre più competitivo. I marchi cinesi stanno esplodendo, grazie ad un listino variegato e prezzi più alla portata. La BYD è diventato il primo competitor per la casa di Elon Musk. Inoltre, il prezzo della Model Y dovrebbe abbassarsi ulteriormente.
Il nuovo schema di incentivi consentirà uno sconto sino a 11mila euro nel caso di rottamazione di una vettura Euro 0 o Euro 1, con il prezzo della Model Y base che calerà a 31.690 euro. Inizia ad essere un prezzo ragionevole per una delle migliori elettriche sul mercato. Per di più i nuclei familiari con Isee più basso dei 30mila euro potranno avere un bonus di 13.750 euro, portando il prezzo finale a 28.940 euro.