Momento complicato in F1, con un noto e amato circuito che si trova in difficoltà a causa di problemi governativi.
Ospitare una gara del Mondiale di F1 è uno dei più grandi sogni per tutte le nazioni del mondo, motivo per il quale sono moltissime le prove in calendario al giorno d’oggi. Non sarebbe possibile di fatto accontentare tutti, in quanto la FIA ha dichiarato come le richieste siano in continuo aumento.
Il più importante evento motoristico dell’anno è uno di quei momenti che è in grado di catalizzare su di sé l’interesse popolare, motivo per il quale non si tratta solo di venti auto che girano in un circuito. Le nazioni più ricche del pianeta fanno a gara dunque per accaparrarsi un Gran premio, anche se cittadino.
Da questo punto di vista non ci sono dubbi sul fatto che quello di Montecarlo è quello che ha raccolto il maggiore blasone e interesse negli anni, ma non è il solo. Tra le gare interne e in strade molto strette, non si può non citare quello di Singapore, con il tracciato asiatico che è stato l’unico a sorprendere.
Nel 2023 infatti la Red Bull ha vinto tutte le gare a disposizione, tranne quella di Singapore, con la Ferrari di Carlos Sainz che ha dato vita a una prova di altissimo livello. Ora però non tutto sta andando per il meglio, con lo storico tracciato che rischia di essere coinvolto in uno scandalo che potrebbe minarne la presenza futura.
Scandalo a Singapore: coinvolto l’organizzatore del GP
Purtroppo il fenomeno della corruzione è un qualcosa che riguarda tutto il pianeta, compresa una piccola, ma molto ricca, nazione come Singapore. Di recente è scoppiato l’ennesimo caso che ha messo sottosopra la serenità del Governo, con il Ministro del Commercio e dell’Industria che però ha voluto fare chiarezza su GP di F1.
A essere coinvolto in questo scandalo vi è anche S.Iswaran, l’uomo che è stato tra i principali organizzatori della tappa asiatica del Mondiale. A quanto pare però la sua presenza nello scandalo non dovrebbe in alcun modo compromettere il futuro di quello che negli anni è diventato uno dei GP più attesi.
“Al momento non vi è alcun motivo per pensare che ci possa essere la sospensione dell’accordo con la F1 per la disputa del GP. Sono già in corso tutti i preparativi necessari per poter arrivare preparati con l’appuntamento tra il 20 e il 22 settembre del 2024”. Con questa nota si è espresso attraverso i canali ufficiali del Governo il Ministero del Commercio e dell’Industria.
Per Iswaran la situazione è comunque davvero molto complicata, dato che su di lui ci sono la bellezza di ben 27 capi di accusa. A quanto pare sarebbe diverse le tangenti che ha raccolto per poter favorire anche amici e clienti nell’acquisto dei biglietti proprio del GP di Singapore. L’unica certezza al momento è che la FIA ha un accordo con Singapore fino al 2028 e questa data non dovrebbe subire variazioni. Se gli scandali non dovessero essere chiariti e risolti, rimane in forte dubbio il rinnovo, un duro colpo per l’economia del Paese.