La Red Bull Racing è la squadra dei sogni della F1. Tutto funziona alla perfezione, tutto tranne una spalla di Verstappen ad un livello simile.
La Red Bull Racing ha una sola grana, per ora, da gestire in chiave futura: la seconda guida. Negli ultimi due anni il campione del mondo olandese non ha avuto bisogno di un teammate regolare, ma in caso di sfida accesa ad un altro top team Sergio Perez ha già dimostrato di non essere così affidabile. Del resto, nel 2021, Verstappen precedette Hamilton con un colpo di coda, all’ultimo giro di Abu Dhabi, mentre Bottas beffò il messicano.
Nella scorsa annata il messicano ha chiuso secondo per la prima nella sua carriera e anche nella storia della RBR, ma va detto che la differenza tecnica tra la RB19 e le altre vetture in pista era così marcata che in pochi in griglia avrebbero potuto fare di peggio. Perez ha vinto due tappe ma ha chiuso tantissime volte giù dal podio, quando avrebbe dovuto portare a casa doppiette su doppiette. La differenza con Verstappen è risultata imbarazzante.
Nei polsi l’olandese ha 2, 3 decimi di differenza rispetto al messicano. Salvo miracolosi recuperi il nativo di Guadalajara è all’ultima chiamata al volante dell’auto progettata da Adrian Newey. In passato Marko ha sperimentato anche Gasly ed Albon, ma entrambi hanno deluso dopo aver fatto vedere cose importanti nello Junior team. Immaginare la seconda guida ideale di Max Verstappen è diventato anche un piacevole giochino per i protagonisti del Paddock.
Della griglia attuale solo Lewis Hamilton e Fernando Alonso potrebbero, con l’esperienza accumulata, contrastare la forza dell’olandese. Tra i più giovani Charles Leclerc della Ferrari è l’unico che si è avvicinato, prestazionalmente, in alcune occasione al #33 oggi numero 1 della griglia. Ma tra i driver del passato chi non avrebbe sfigurato al fianco del figlio d’arte di Jos?
Verstappen, l’opinione dell’ex team principal F1
Gunther Steiner è stato rimosso dal suo incarico in Haas. L’altoatesino ha chiuso un incarico dopo 10 lunghi anni. In occasione dell’evento organizzato da Autosport International, il manager ha parlato del suo addio alla Haas, ma anche di altri argomenti. La line-up ideale di Steiner, in qualità di team principal di un top team come la RB, sarebbe da sogno.
L’ex t.p. della Haas ha scelto il tre volte iridato Niki Lauda e l’attuale campione olandese. Forse tra tutti gli ex fenomeni della F1, l’austriaco è quello più vicino in termini di approccio a Verstappen. “Io sceglierei Max e Niki Lauda – ha annunciato Steiner come riportato da FP.it – ai suoi tempi era l’uomo che, anche se non era il più rapido, riusciva a portare risultati e, tra l’altro, era anche divertente“. Due computer al volante forse sarebbero troppi e potrebbero anche darsi fastidio, ma renderebbero la squadra con sede a Milton Keynes ancora più forte. L’olandese ora ha anche una grana da gestire.
Niki Lauda, nel 1984, vinse il suo ultimo Mondiale per mezzo punto sulla concorrenza. Pensate a quanto sono cambiati i tempi. Max nel 2023 ha vinto con un vantaggio di 290 su Sergio Perez. Sarebbe almeno interessante per lo show che vi fosse un teammate vicino al livello di Max in stile Rosberg-Hamilton del 2016. Niki Lauda, tra l’altro, aveva un grande rispetto per Max Verstappen. Sognava di portarlo in Mercedes e si è tolto l’iconico cappello rosso che vedete in alto in tante occasioni davanti alle imprese del giovane olandese in RB.