Il circus della F1 viaggia ad una velocità impressionante e sono già previsti ulteriori cambiamenti in futuro. Ecco dove si correrà.
La categoria regina del Motorsport continua ad essere seguitissima nonostante un netto dominio di un solo team. L’apporto mediatico della Serie TV Drive to Survive su Netflix e dei social network hanno ingigantito il fenomeno delle superstar della griglia. I piloti sono diventati ancor più protagonisti. Il calendario 2024 consterà di ben 30 gare, di cui 24 Gran Premi e 6 Sprint Race.
Si tratta di un numero di appuntamenti mai toccato in precedenza. Lo show voluto da Liberty Media ha spostato l’asse sul business. Di conseguenza vi è la tendenza a far esplodere l’interesse in quelle realtà dove non c’era prima una cultura motoristica. Il problema è che l’Europa è sempre meno al centro delle dinamiche e i tifosi storici subiscono un chiaro danno nel non poter volare negli angoli più remoti della terra per assistere a costosissime corse.
Liberty Media ha preferito un nuovo approccio, puntando tutto sulle Sprint Race. Ora come ora c’è la chiara volontà di investire su altri mercati. L’ex boss Bernie Ecclestone aveva allargato il business ma non snaturando troppo il format. Il cittadino per eccellenza era Monaco. Poi arrivò il tanto discusso Abu Dhabi a chiudere la stagione, mentre prima la conclusione avveniva a Suzuka o sull’iconico Interlagos di San Paolo. Ora sono stati introdotti i GP cittadini di Baku, Jeddah, Miami, Las Vegas che non hanno rappresentato un valore aggiunto, idem il Qatar.
Il calendario si sta spingendo sempre più lontano dall’Europa per questioni di business. I vecchi tracciati europei come Silverstone, Monza, Imola, Spa-Francorchamps hanno limitate possibilità di poter fronteggiare l’avanzamento arabo o americano. Nel 2023 si sono corse 3 round negli Stati Uniti, ed un solo round su un tracciato nato per ospitare le monoposto di Formula 1. I big money parlano sempre meno in euro e di questo passo ci sarà la tendenza a puntare tutto su altri cittadini che, in termini di realizzazione, costano di meno.
In questo momento né Francia né Germania hanno un loro Gran Premio. Il Presidente della Comunità di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, si sarebbe fatta avanti per un progetto con i fiocchi nella Capitale madrilena. “Il 23 gennaio ci sarà un annuncio sulla F1“, ha riportato la donna alla vigilia di Capodanno. Il sindaco José Luis Martínez Almeida ha confermato l’interesse e la data. A questo punto un GP madrileno, per la felicità di Carlos Sainz, si avrà nel 2026 o nel 2027.
Sino ad allora a Barcellona dovrebbero avere il loro appuntamento fisso. Il contratto con Madrid dovrebbe essere di 10 stagioni, nelle quali ci sarebbe un impatto economico annuo di circa 400 milioni per edizione, secondo quanto riportato su MARCA. Si tratta di un grosso investimento che dovrebbe spingere oltre 200 milioni di persone per Gran Premio davanti alla TV.
La presidente della Comunità, Isabel Díaz Ayuso, ha annunciato: “Il sogno e l’entusiasmo sono tali che non esiste amministrazione né Paese che possa respingere un simile progetto“. C’è quindi una concreta possibilità che la Catalogna in futuro debba cedere il passo alla capitale della Spagna. Il problema è che quello del Montmeló è un circuito storico pensato per il Motorsport, mentre Madrid potrebbe trasformarsi nell’ennesimo trenino tra monoposto sempre più grandi. “A Madrid facciamo le cose in grande stile. Non vogliamo solo che arrivi la Formula 1, ma che sia il miglior circuito di cui dispone l’organizzazione in questo momento“, ha aggiunto il massimo esponente della Comunità di Madrid.
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