La casa torinese deve fare i conti con una rivoluzione preoccupante. Ecco cosa sta accadendo. La situazione è tutt’altro che positiva.
La FIAT è una istituzione in Italia. Il brand appartenente alla famiglia Agnelli ha fatto la storia motorizzando milioni di automobilisti. In era moderna l’ex casa del Lingotto, oggi nella famiglia Stellantis, si è posta l’obiettivo di rivoluzionare il settore delle elettriche. E’ chiaro, seguendo il diktat europeo, che si sta puntando tutto sulla rivoluzione green.
La FIAT non può permettersi il lusso di farsi trovare impreparata. Ha scelto, senza troppi intoppi, di sfruttare un DNA storico nel settore delle city car per spingere la nuova 500, 600, la Topolino e, in futuro, la Panda ai massimi livelli di vendite nella gamma delle full electric. La nascita di tante varianti 100% electric, vedasi anche l’e-Doblò, ha ampliato una gamma sempre più green. Da sempre gli italiani si sono affidati alle tecnologie del marchio torinese, ma qualcosa sta cambiando, anzi è già cambiato.
Il trend delle più economiche vetture straniere alla spina, in particolar modo cinesi, ha portato uno stravolgimento totale. Nell’immaginario collettivo, a parità di smartphone su quattro ruote, si tenderà a preferire sempre il prodotto più economico in assoluto. C’è chi ha compreso che il mercato dell’auto sarà, completamente, stravolto. Il brand FIAT dovrà affrontare una concorrenza spietata e, per la prima volta, dal 1928 non è stato il più venduto in Italia a dicembre 2023.
Clamorosa batosta per la FIAT
Il mese di dicembre, complici anche i regali e le tredicesime, ha sempre portato un record di vendite per il marchio piemontese. La Volkswagen, per circa 230 unità in più vendute, ha effettuato il clamoroso sorpasso. Il dato fa riferimento, esclusivamente, all’ultimo mese dell’anno, ma in ogni caso lascia riflettere per l’eccezionalità. In termini generali la FIAT ha chiuso l’anno con 174.580 immatricolazioni (secondo i dati Unrae), contro le 122.794 di Volkswagen.
In questo caso c’è uno scarto di 50mila esemplari abbondanti. Il listino del marchio di Wolfsburg è sempre più orientato a vetture alla spina e SUV. Rispetto allo scorso anno i numeri sono in flessione, nonostante vi fosse stata la crisi del microchip. Il calo della FIAT è stato, nel 2023, del 2,45% per una quota scesa dal 13,59% dello scorso anno, all’attuale 11,14%. In questo scenario di crisi sarà fondamentale il lancio della nuova Panda.
Per di più la FIAT dovrebbe allargare i propri orizzonti con il lancio di un SUV in stile T-Roc e berline di qualità. La Panda e la 500 continuano ad essere gettonatissime, ma occorre anche differenziare il prodotto. La Panda, comunque, è crollata di oltre 2.000 unità rispetto al 2022. I competitor punteranno ad abbassare il prezzo per mettere ancor più i bastoni tra le ruote al marchio che domina, da sempre, in Italia.
Con la proposta 600, anche in chiave termica, almeno la FIAT può giocare le sue carte almeno nel segmento dei B-SUV. La quarta gen della Panda sarà proposta nella doppia alimentazione elettrica e benzina mild-hybrid. L’attesa sta per finire perché verrà annunciata il prossimo 11 luglio 2024. Sarà fondamentale anche il prezzo della vettura. Se riuscirà a competere con le concorrenti cinesi potrebbe, veramente, diventare un’auto 100% elettrica generazionale.