La decisione di Volkswagen fa discutere: l’azienda ha deciso, sarà addio. E’ la fine di un’epoca?
Volkswagen non ha certo bisogno di presentazioni. Nonostante la complicata transizione elettrica il marchio tedesco continua ad essere una delle aziende più amate del mondo dei motori. I suoi modelli sono tra i più apprezzati, simbolo di eleganza ed alte prestazioni. Eppure, anche un brand che ha fatto la storia dei motori deve “abbassare la testa” di fronte all’unico vero padrone: la legge del mercato.
Nel corso dei decenni le abitudini e le richieste dei clienti sono cambiate alla velocità della luce. Modelli, tendenze, tecnologie diverse si sono succedute. Per poter sopravvivere sul mercato, lo sa bene Volkswagen, di tanto in tanto bisogna prendere drastiche decisioni e “dire addio” ad alcuni modelli.
Questa volta, ad essere stato colpito dai tagli dell’azienda è uno dei modelli più amati dagli automobilisti, il T-Roc.
Non preoccupatevi, l’amatissimo T-Roc sarà ancora nel listino del colosso di Wolfsburg. E non potrebbe essere altrimenti, visto che il modello è tra i più venduti del segmento (saldamente sul podio nei dati europei) e tra i più amati dagli automobilisti, sempre più orientati all’acquisto di SUV e fuoristrada. Anzi, l’azienda per il prossimo anno ha in mente una nuova generazione del veicolo, che ha tutta l’aria di essere già un enorme successo. Ma allora a cosa bisognerà dire addio?
La Volkswagen ha deciso che la prossima T-Roc non avrà più una versione cabrio con tetto apribile. Il motivo, come detto, è la severa legge del mercato. Questi modelli infatti fanno sempre più fatica ad imporsi sul mercato, soprattutto quello europeo, ovviamente al centro delle strategie e delle decisioni di casa Volkswagen.
In realtà, considerando appunto gli scarsi numeri del segmento il T-Roc ha fatto registrare buoni risultati, classificandosi al secondo posto dietro la mini cabrio. Le 11.693 unità vendute non sono però abbastanza per giustificare l’investimento di Volkswagen. Che, alle prese con il difficile bilanciamento tra la tutela dei grandi risultati ottenuti sui motori tradizionali e il difficile bilanciamento tra investimenti e scarsità della domanda in campo elettrico, non ha potuto fare altro che dire addio alla cabriolet.
Non è un gran momento per gli amanti di questa tipologia di automobili, che possono però consolarsi: se c’è una cosa che il mondo dei motori ha insegnato è che tutto, prima o poi, in qualche modo ritorna.
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