A sorpresa un’autovettura molto nota, anche molto venduta in Europa ed in Italia, uscirà presto dai listini e dalla produzione.
Nei prossimi mesi l’Unione Europea lancerà dei cambiamenti importanti per quanto riguarda il settore delle automobili e dei motori in generale. Non soltanto per le disposizioni sulla transizione ecologica, dunque sull’aumento di autovetture prodotte a batteria elettrica ed ecosostenibile.
Da luglio 2024 verranno implementate nuove norme sulla sicurezza stradale ed automobilistica, con l’introduzione del GSR, ovvero il Global Safety Regulation. Un sistema di regole 2.0 che determinerà quali auto in commercio siano effettivamente sicure per guidatori e passeggeri, e quali invece andranno incontro ad un pensionamento anticipato poiché considerate poco efficienti.
A sorpresa si è scoperto che, tra le auto ormai considerate fuori categoria in prossimità con le norme della GSR, è presente una vettura che ha avuto un ottimo successo di mercato in Europa ed in Italia. Ma la quale nei prossimi mesi uscirà di fatto dal settore: parliamo della Suzuki Ignis.
Addio alla Suzuki Ignis: non rispetta le nuove norme europee
Molto serie e severe le disposizioni dell’Unione Europea sugli standard di sicurezza, avanzatissimi ed esclusivi. Tutto ciò renderà di fatto obsolete ed inaffidabili una serie di auto attualmente presenti sul mercato. Come detto la Suzuki Ignis sarà tra le vetture che clamorosamente abbandoneranno la produzione nel vecchio continente.
Per chi non la conoscesse, la Ignis è una piccola crossover prodotta dalla casa automobilistica giapponese Suzuki dal 2000 al 2008 in due distinte generazioni sia in versione con carrozzeria 3 porte che con 5 porte. Il nome è stato ripreso nel 2016 per un nuovo modello di citycar ibrida di piccole dimensioni ma molto spaziosa e utile nei centri urbani.
Qualità che a volte sono state poco apprezzate in alcuni paesi europei, dove il successo del modello Ignis standard non è stato affatto indimenticabile. Dubbi anche sul design della parte posteriore, anche se in Italia, nelle grandi città, è comune vedere modelli di Suzuki Ignis di terza generazione, proprio per la praticità negli spazi.
Un dibattito, quello sull’utilità e sulla bellezza estetica della Ignis, che andrà presto a concludersi con un nulla di fatto. Come detto i parametri del GSR non hanno premiato questo tipo di veicolo, considerato troppo a rischio rispetto ai nuovi standard, probabilmente per le misure fin troppo minute e per una carrozzeria auto non così indiscutibile. Suzuki si concentrerà su altri veicoli da far sbarcare nel mercato automotive europeo, sempre con un occhio all’ecologico.