I piloti della MotoGP si ribellano, cambio di regolamento in vista: cosa può succedere in vista della prossima stagione
La MotoGP è pronta a cambiare di nuovo e ad affrontare un’altra rivoluzione. Dopo una stagione 2023 stressante sotto ogni punto di vista per i piloti, chiamati sempre più a raggiungere e superare il proprio limite a livello sia fisico che mentale, arrivano dalla Spagna notizie di una vera e propria ‘ribellione’ da parte dei protagonisti principali del Campionato del Mondo. In molti starebbero spingendo per un cambio di regolamento nell’immediato, con la cancellazione di una delle grandi novità degli ultimi anni.
Alla vigilia di una stagione 2024 molto attesa dai fan e dagli appassionati, incuriositi in particolare dal passaggio dall’arrivo di un pilota come Marc Marquez in Ducati, un clamoroso terremoto potrebbe cambiare i piani degli organizzatori. A quanto pare, in molti tra i centauri starebbero chiedendo la cancellazione delle Sprint Race.
Questo per cercare di porre rimedio a un dato devastante: quello relativo agli infortuni. Basti pensare che nella scorsa stagione in nessuna delle gare disputate la domenica ci sono stati gli stessi ventidue piloti in griglia. E secondo i piloti non è un caso che questo sia accaduto nell’anno in cui hanno fatto il loro debutto del gare Sprint, peraltro apprezzate dagli appassionati, come dimostrato dai dati in termini di ascolto televisivo.
MotoGP, la ribellione dei piloti: chiedono la cancellazione delle Sprint Race
La questione è semplice: o si cancellano le Sprint Race o si diminuiscono i Gran Premi. Non c’è altra soluzione secondo molti piloti, considerando che il calendario del 2024, restando così le cose, sarebbe composto da 22 Gran Premi, per un totale di 44 gare tra Sprint Race e gare domenicali.