L’elettrico è già superato: il colosso traccia la strada verso il futuro. Il nuovo gasolio rivoluziona tutto.
Ormai è chiaro: l’industria dei motori non può più prescindere dalla sostenibilità ambientale. Lo dicono le normative, le decisioni aziendali, e lo dice soprattutto il buon senso e la consapevolezza di dovere necessariamente abbassare i preoccupanti livelli di inquinamento dell’aria se non si vogliono avere conseguenze ancora più disastrose di quelle attuali.
La strada green per la maggioranza delle aziende nel mondo delle quattro ruote è coincisa con la produzione di auto elettriche. In molti le ritengono il futuro del mondo dei motori, ma c’è anche chi invece sta ormai da tempo cercando strade alternative.
Dall’idrogeno agli e-fuel: i lavori sull’alternativa all’elettrico procedono. Molti altri invece continuano a lavorare per perfezionare l’elettrico. E anche una nota azienda sembra essere pronta a intraprendere un percorso leggermente diverso verso la sostenibilità. Che siano in arrivo nuove frontiere per la mobilità green?
Di certo lo sperano i tanti potenziali acquirenti che ancora guardano con perplessità alle attuali automobili elettriche, che in molti reputano ancora poco sicure. Senza considerare la limitata autonomia della batteria e i prolungati tempi di ricarica che rappresentano un forte disincentivo all’acquisto. Una nuova strada potrebbe però come detto presto essere aperta. Il colosso sta lavorando ad una nuova innovativa tecnologia
Rimac, produttrice croata, potrebbe presto tornare al gasolio. L’azienda sta infatti lavorando ad una nuova tecnologia per i futuri veicoli. Questa nuova innovazione, come riferito da Autocar e confermato dallo stesso Mate Rimac, consentirebbe di ricaricare le automobili elettriche non nel modo attuale, ma semplicemente utilizzando gas di petrolio liquefatto, idrogeno o anche il diesel.
Come è possibile? Rimac intende utilizzare i nanotubi di carbonio come generatori termoelettrici, sviluppando un nuovo sistema che riesce a convertire l’energia termica in elettrica.
I primi test, che al momento sono ancora limitati al laboratorio, avrebbero dato esiti positivi, mostrando un’efficienza pari all’80% e emissioni dannose nettamente inferiori a quelle di un motore tradizionale. Qualora il progetto confermasse i buoni risultati potrebbe rappresentare una vera svolta, eliminando il peso delle batterie dall’automobile, che oggi rappresentano un enorme problema per le case costruttrici. L’azienda continua a lavorare in tal senso nella speranza che presto si possa arrivare a commercializzare e fare diventare realtà questa nuova tecnologia, che rappresenterebbe una vera svolta.
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