La Formula 1 piange la scomparsa di un volto storico, che voleva far parte di questo sogno. Ecco di chi si tratta con esattezza.
Il 2024 non inizia con il piede giusto per il mondo della Formula 1, dal momento che di notizie negative ne stanno arrivando sin troppe. Pochi giorni fa vi abbiamo dato la notizia dell’arresto cardiaco che ha colpito l’ex pilota Wilson Fittipaldi, ex pilota e fratello del due volte campione del mondo Nelson, che si è sentito male il giorno di Natale e che sta ancora lottando per la sua vita, anche se pare che ci siano buone speranze.
Nelle ore successive all’Epifania, invece, un grande dell’automobilismo italiano si è spento per sempre, e si tratta di una persona che ha sognato a lungo la presenza in Formula 1. Di certo, una notizia di questo tipo non può che spezzare il cuore degli appassionati, soprattutto di quelli di una volta, che erano abituati ad idolatrare personaggi di questo genere.
Formula 1, addio al grande Alberto Colombo
Il mondo della Formula 1 è in lutto, ma anche quello del motorsport italiano. A 78 anni se n’è andato il capellone Alberto Colombo, che in realtà non prese mai parte ad una gara del Circus, ma che provò per ben tre volte a qualificarsi ad un appuntamento iridato. Infatti, all’epoca, si dovevano superare le qualificazioni per poter prendere il via di una corsa, ma restando fuori dal 107% non si riceveva l’autorizzazione a competere.
Colombo i suoi tentativi li fece tutti nel 1978, con la squadra ATS, che lo contattò per sostituire Jean-Pierre Jarier alle gare in Belgio ed in Spagna, ma in entrambi i casi fallì il tentativo di qualificazione. La stessa cosa avvenne poi a Monza, al Gran Premio d’Italia, in quel funesto week-end in cui morì Ronnie Peterson. A quel punto, Colombo decise di rinunciare al sogno di correre in Formula 1, ma la sua carriera nel motorsport restò comunque molto intensa.
Infatti, di successe ne ottenne parecchi, diventando campione italiano di Formula 3 nel 1974, per poi chiudere al secondo posto, dietro a Riccardo Patrese nel 1977 nel campionato italiano di Formula 2. Dopo altri buoni risultati, Colombo però tornò a cullare il sogno di fare il grande salto nel Circus, con una squadra tutta sua, che venne chiamata Riviera.
All’epoca, rispetto ad oggi, certe avventure spesso riuscivano ad andare a buon fine, anche se non fu il caso di Colombo. Il progettò naufragò per via di alcuni sponsor che decisero di tirarsi indietro, anche se all’epoca la cosa non fu molto chiara. La spiegazione di quanto avvenne fu data dal giornalista Mario Donnini, con un articolo pubblicato sulle colonne di “Autosprint” solamente nel 2020.
Colombo ha lottato negli ultimi anni della sua vita con una brutta malattia, che agli albori del nuovo anno se lo è portato via. Si trattava di uno personaggio unico, figlio di un’epoca del tutto diversa dalla nostra, ed è identificabile con la parola Passione, da scrivere con la P maiuscola. Da parte di tutta la nostra redazione vanno le condoglianze a tutta la sua famiglia.