Fuori dal Mondiale, ecco cosa è successo con lui: la bocciatura che ancora fa riflettere parecchi appassionati di F1.
Anche quello del 2023 è stato un bellissimo Mondiale di Formula 1, nonostante la quasi totalità di vittorie di un Max Verstappen infallibile. Di sorpassi e controsorpassi ce ne sono comunque stati anche per l’olandese e pure quando vinceva, praticamente quasi sempre, dietro si formava però una bella lotta che ha reso il Mondiale appassionante fino alla fine. Tra le altre cose, a rendere curiosi i fan dello sport, c’erano anche tre esordienti.
Ad Oscar Piastri, Logan Sargeant e Nyck de Vries, non era mai stata infatti data l’opportunità infatti di correre per un anno intero con una scuderia di F1 e tra loro c’è chi ha risposto meglio e chi invece, ha un po’ lasciato a desiderare. Questi tre giovani piloti però hanno fatto parte certamente dell’imponenza dello spettacolo offerto dalla classe regina delle quattro ruote, anche se non per tutti la stagione è finita benissimo.
È stato bocciato! Fuori dal Mondiale di F1
In molti saranno effettivamente d’accordo nell’affermare che la famiglia Red Bull non ha poi dato tutto questo tempo per confermarsi al classe ’95, de Vries. Il connazionale di Verstappen aveva ufficialmente esordito in F1 nel campionato del 2022 correndo per una domenica in Williams ed ottenendo anche 2 punti. Inizio del 2023 invece, seduto nella monoposto Alpha Tauri, la seconda scuderia dei tori però gli darà solo dieci GP di prova prima di mandarlo via.
Una bocciatura in tutti i sensi quindi per l’olandese, sostituito poi da Daniel Ricciardo. Forse a pagare, oltre alla mancanza di punti è stata anche la carta d’identità del pilota che effettivamente rispetto a Sargeant e Piastri non è neanche più così giovane. Da lui ci si aspettavano risultati e risposte immediate e così non è stato. La bocciatura però ha lasciato una ferita aperta nel cuore del pilota che da poco ne ha parlato per la prima volta.
Al quotidiano olandese, De Telegraaf, l’ormai ex Alpha Tauri ha spiegato: “Non l’ho capita molto, ma allo stesso tempo non posso dire che la decisione sia stata una sorpresa totale. Non sono un ingenuo. Se la decisione sia stata giusta o meno, per me è del tutto irrilevante. Non nutro alcun rancore nei confronti di Helmut Marko, Ricciardo o Liam Lawson”.
Non si può certo dire che gli sia stato dato del tempo per migliorarsi, ma lo stesso de Vries ammette anche che si poteva fare di più nella sua parentesi in F1. Alla fine, il pilota anche se sorpreso dalla decisione, pare però averla presa con filosofia: “Alla fine, semplicemente, non ha funzionato ed è stata una grande delusione, ma fa parte della vita e dello sport”, ha infine ammesso.