Nei mesi scorsi si era parlato dell’addio alla patente cartacea a favore di quella digitale. Adesso arriva un cambio programma.
Patente digitale sì, no o forse? Questo il quesito che in molti si stanno ponendo. Se fino a poco tempo fa sembrava quasi scontato il pensionamento della licenza formato tessera, adesso sta prendono corpo un’idea diversa. Il piano del Governo presieduto da Giorgia Meloni è di introdurre a partire da metà anno un sistema innovativo nell’attesa che la burocrazia faccia il suo corso e permetta di avere sempre con sé la propria licenza, assieme a tutti i certificati legati alla persona, andando sull’applicazione iO.
Sulla carta l’Esecutivo aveva fissato come data utile la fine del 2024 per attivare in via definitiva lo strumento in grado di riunire tutti i documenti tangibili, ma, come detto, il rischio che slitti più avanti è concreto. A dispetto delle classiche lungaggini burocratiche, il sistema che avrà il nome di IT Wallet comincerà ad essere pubblicizzato a breve.
Tra il mese in corso e febbraio prenderà avvio la campagna utile a far conoscere il dispositivo e la sua modalità di funzionamento. L’intenzione è quella di rendere i documenti basilari sempre consultabili via telefono, oltre alla patente, ci saranno la carta d’identità, la tessera sanitaria e la Carta Europea della Disabilità. Non è noto quando la licenza di guida entrerà nel portafoglio telematico, è certo però che la prima fase comprenderà la documentazione suddetta.
Come anticipato non si tratterà di una app da scaricare su cellulare, ma semplicemente una sezione dalla già presente e attiva iO, usufruibile con accesso SPID o CIE. Una delle necessità che hanno portato le istituzioni a conglobare di un unico dispositivo tutta la documentazione personale riguarda il rischio di smarrimento. Allo stesso modo si vorrebbe mettere un freno a furti e falsificazioni. E’ chiaro che in questa maniera si andranno anche a ridurre le sanzioni. Può capitare infatti di lasciare a casa il portafoglio. Ad oggi, se malauguratamente in quel giorno si viene fermati dalle forze dell’ordine, si può incorrere in una multa. Così facendo sarà molto più difficile trovarsi a dover aprire i cordoni della borsa.
Altra comodità è rappresentata dal servizio di notifica. Ad esempio si verrà avvisati delle scadenze, anche qui per tenersi al riparo da sanzioni pesanti. Un altro aspetto vincente dell’innovativo e pratico sistema riguarda la sicurezza. In caso di furto, il malvivente di turno dovrebbe riuscire ad individuare codici e password per poter accedere alle informazioni.
Come riferito dal sottosegretario Butti, la data utile per poter godere del sistema definitivo non dovrebbe essere prima di metà del 2025. La volontà è di coinvolgere 42 milioni di persone. Un proposito ambizioso e non particolarmente credibile se si pensa che, stando alle recenti ricerche de Il Sole 24 Ore, per SPID e CIE in un lasso di tempo superiore sono stati intercettati rispettivamente 36 e 40 milioni di cittadini. La stessa piattaforma su cui poggerà l’innovazione non ha raggiunto neppure i 37 milioni di download.
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