Lewis Hamilton è una leggenda del motorsport, ma pochi conoscevano l’episodio che lo portò a mentire a tutti.
Tra i piloti che hanno dimostrato di poter scrivere le pagine più straordinarie di sempre nel mondo dei motori, vi è senza ombra di dubbio Lewis Hamilton. Il fenomeno inglese è uno di quelli che ha saputo elevare al massimo il valore delle proprie prestazioni, vincendo sette titoli mondiali, un record che condivide con Michael Schumacher.
In questi ultimi due anni la situazione non è stata gioiosa come in passato, perché dopo aver perso il Mondiale all’ultima curva in favore di Max Verstappen, la Mercedes non ha più dimostrato di poter tornare realmente competitiva ad alti livelli. Lewis ha cercato di limitare i danni di una monoposto difficilmente in grado di lottare per la vittoria e il terzo posto in classifica generale è il massimo al quale si potesse aspirare.
I suoi punti sono stati quelli decisivi per poter chiudere al secondo posto la classifica costruttori per la Mercedes, considerando infatti come sia Leclerc che Sainz abbiano totalizzato più punti rispetto a George Russell. Insomma, un campione come Hamilton lo si può ammirare anche nei momenti meno brillanti della propria monoposto.
A quanto pare però c’è una caratteristica di Hamilton che lo ha reso davvero straordinario e leggendario: il talento puro. Un campione come Nico Rosberg, che ha avuto l’onore di essere un suo compagno di squadra e di Michael Schumacher, ha più volte raccontato come il tedesco fosse maniacale nei test, mentre Lewis non era sempre ligio al dovere e lo ha confermato lui stesso.
“Fingevo malattie per saltare i test”: Hamilton svuota il sacco
Di recente Lewis Hamilton è stato intervistato ai microfoni di “Race Fans”, dove ha modo di raccontare alcune esperienze curiose e che in pochi conoscono della propria vita lontano dalle gare. Un momento fondamentale per preparare al meglio la gara, e in generale la stagione, è quello di essere sempre pronto al 100% per i test.
A quanto pare però a Hamilton non è mai piaciuto portare al massimo la vettura senza mettere nulla sul piatto della contesa. Poca adrenalina e poco interesse, ecco perché ogni tanto si inventava qualcosa. “Una volta prima dei test nell’ultima stagione, Toto Wolff mi ha detto che Russell non avrebbe preso parte alle prove perché era ‘davvero malato’. Il riferimento era a me, infatti in passato diverse volte ho finto malattie per evitare i test”.
Uno degli esempi che in molti ricordano fu in occasione delle prove del 2015, con Hamilton che era fresco campione del mondo, con il titolo conquistato che il primo di sempre per lui a bordo di una Mercedes. La preparazione della nuova stagione e il pericolo di una Ferrari maggiormente competitiva con Sebastian Vettel non lo spaventava, infatti per un giorno lasciò i test al collaudatore del tempo, ovvero Pascal Wehrlein. Alla fine della stagione quei test saltati non furono però un grosso problema, perché anche il 2015 lo incoronò il migliore al mondo, testimonianza di come Lewis sia nato per poter correre con le auto da corsa.