Per quanto riguarda gli automobilisti italiani non giungono buone notizie: nuovi aumenti sulle autostrade.
Ci sono veramente moltissime persone che amano viaggiare in Italia e che anche in queste vacanze di fine anno hanno scelto di restare nel nostro paese scegliendo di sposarsi in autostrada per raggiungere la propria località di villeggiatura. Del resto, è praticamente impossibile ignorare i meravigliosi luoghi dello Stivale. Passare per le autostrade italiane, però, molto presto potrebbe rappresentare un problema. Le ultime notizie infatti non faranno certo felice chi ama spostarsi in macchina.
Sono previsti degli aumenti di prezzo non indifferenti, a causa di una decisione che pare veramente essere definitiva. Dal 1° gennaio 2024, infatti, i pedaggi autostradali cresceranno del 2,3% in base all’indice d’inflazione NADEF (Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza).
Ma cosa significa tutto questo? Nelle prossime righe lo scopriremo, approfondendo una decisione che rischia di avere un grande impatto per tanti conducenti.
Autostrade italiane, aumentano i pedaggi: i dettagli
I pedaggi autostradali aumenteranno a partire dal 1° gennaio 2024. Il tutto verrà definito formalmente con l’aggiornamento di tutti i PEF (Piano Economico Finanziario), come annunciato dallo stesso Governo italiano. Tale cambiamento riguarderà i circa 6.000 km di autostrade italiane, ed è strettamente legato al decreto interministeriale del 31 dicembre.
Autostrade per l’Italia, che gestisce il 50% della rete a pedaggio, prevede per il 2024 di investire 1,4 miliardi per rigenerare la rete autostradale e allungare la vita delle nostre infrastrutture di mezzo secolo. Proprio questi pesanti investimenti per rimettere in sesto alcuni tratti sono uno dei fattori che ha portato la decisione di aumentare i prezzi.
Come detto, in vista del 2024 i rincari previsti si aggirano attorno al 2%. Il Gruppo ARSM, concessionaria della A4 Torino-Milano, della A6 Torino-Savona e della A15 Parma-La Spezia, ha investito 850 milioni di euro l’anno scorso. Probabilmente dunque verranno aumentati i pedaggi proprio in questi precisi luoghi strategici. Non sembra essere previsto niente di tutto questo nella A24-A25 Roma-L’Aquila-Teramo e diramazione Torano-Pescara. Questo perché il Governo, che ha restituito al Gruppo Toto la concessione delle autostrade laziali e abruzzesi, in cambio, ha imposto che le tariffe venissero bloccate dal 1° gennaio 2024 fino al 2032.
Queste novità difficilmente piaceranno ad automobilisti e automobiliste. L’aumento del pedaggio, che già di suo è sempre piuttosto criticato, ha già iniziato a scatenare diverse lamentele. Anche perché viviamo in un periodo storico fatto di rincari (tanti) e non di risparmi (pochi). La speranza è che fra inflazione, caro carburante, caro energia e quant’altro la situazione non precipiti ulteriormente.