La posizione del Governo italiano circa le vetture elettriche è piuttosto chiara. Ancora una volta l’esposizione è pubblica e con dichiarazioni che non lasciano spazio all’interpretazione.
Circa la rivoluzione green, che sta caratterizzando il mondo dei motori in lungo e in largo, l’Unione Europea ha preso una decisione netta, alla luce del fatto le aziende stiano spostando la produzione verso l’elettrico e anche i clienti si stiano convincendo della sua reale convenienza, anche per l’ambiente. L’UE ha stabilito che entro il 2035 ci sarà lo stop definitivo alla vendita di auto alimentate a benzina e/o diesel.
Una posizione rispetto alla quale l’Italia è riluttante, almeno in una delle sue frange politiche predominanti. Lo ha manifestato senza troppi indugi Matteo Salvini, Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, è intervenuto sull’argomento a margini della cerimonia di apertura della Pedemontana Veneta.
La tematica d’altronde è ribattuta dal politico spesso e volentieri per riaffermare così una posizione che difficilmente cambierà, a prescindere dalle pressioni dei vertici politici europei: “È una fesseria ambientale, economica, industriale e sociale dire che fra dieci anni si potranno acquistare e vendere soltanto le auto elettriche”. Secondo il punto di vista di Matteo Salvini, si richiede un cambio di posizione eccessivamente netto anche degli equilibri interni ai paesi e ai suoi settori per avere una pretesa così netta.
Il vicepremier ha poi sottolineato che la sua posizione non vuole essere un freno all’elettrico, bensì è la proposta di una soluzione, anche in virtù di quanto ancora accade in ogni dove: “La Cina per produrre le batterie che usiamo noi a Vicenza, Roma e Milano sta comunque bruciando il carbone”. La proposta di Matteo Salvini è quindi quella di evitare di essere così restrittivi, imponendo da Bruxelles l’esclusivo uso dell’elettrico.
Il discorso – a suo parere – sarebbe “figlio di ignoranza, arroganza o interessi cinesi”. In Asia avrebbero i “mezzi convincenti per certe scelte, che sono assolutamente fuori dal mondo”. Quanto avanza l’UE non rappresenterebbe una soluzione in favore dell’ambiente, anzi peggiorerebbe l’inquinamento in Cina e non resterebbe di certo arginato a tale paese. Per cui Matteo Salvini conclude con la sua posizione: “Sì all’elettrico, ma anche all’idrogeno e altro” e un proclamo: “Mettere fuori legge gli ultimi Euro 6 diesel che sono a impatto quasi zero mi sembra veramente una cosa senza senso”.
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