Esistono dei modi che permettono di togliere il fermo amministrativo della propria auto senza dover pagare nulla: tutti i ‘trucchi’.
Tra i tanti aspetti a cui si deve prestare molta attenzione se si è proprietari di un’auto c’è anche quello relativo a un possibile fermo amministrativo per il mezzo. Una situazione davvero molto spiacevole che può verificarsi in caso vengano trascurati alcuni obblighi ben precisi. Il fermo amministrativo dell’auto scatta infatti se non si tiene conto degli avvisi di accertamento o delle cartelle esattoriali.
Inoltre, se il proprietario non provvede al pagamento delle pendenze dopo i solleciti inviati dagli enti pubblici – il Comune, ad esempio, ma anche la Regione o l’Agenzia delle Entrate – ecco che il fermo amministrativo del mezzo può diventare una (triste) realtà. Ma come fare per evitare questo scenario? L’interessato deve muoversi molto rapidamente e fare in modo che il provvedimento non venga registrato al PRA.
Per provare a togliere il fermo amministrativo del veicolo si può anzitutto fare ricorso se qualche passaggio del provvedimento non è avvenuto in maniera conforme alla legge. Se l’interessato non ha ricevuto la cartella esattoriale o non gli è stato notificato il preavviso di fermo ecco che il ricorso diventa una possibilità concreta.
Non è tutto, perché si può impugnare il provvedimento anche per sopraggiunta prescrizione del debito: per le imposte dovute allo Stato (Irpef, IVA, Ires, ecc) devono passare dieci anni, mentre ne bastano cinque per le imposte dovute agli enti locali, per le sanzioni amministrative e per i contributi dovuti a INPS e INAIL. Per i bolli auto la prescrizione del debito scatta dopo tre anni.
L’interessato può anche chiedere l’esenzione dal fermo all’Agente della Riscossione se la vettura è indispensabile per svolgere la propria attività professionale o imprenditoriale: l’importante è che l’auto sia registrata come bene ammortizzabile. Possono provare questa strada i rappresentanti di commercio o di ditte di trasporti.
Un altro ‘trucco’ che viene spesso praticato è quello dell’intestazione dell’auto a un disabile a cui siano stati riconosciuti i benefici della legge 104 del 1992. Il fermo amministrativo non può infatti scattare per i portatori di handicap, anche se le cartelle esattoriali risultano non pagate. Allo stesso modo se si intesta l’auto a un’altra persona che non ha problemi con il fisco, come ad esempio un familiare, si evita il fermo amministrativo: chiaramente il passaggio deve avvenire prima della notifica del preavviso di fermo.
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