Pronta a debuttare sul mercato una nuova auto elettrica, che si candida a vendere più della Tesla. Arriva dalla Cina.
Non si arresta la produzione degli Sport Utility Vehicle da parte del Paese del Dragone. Presto nei concessionari vedremo un nuovo esemplare che punta a mettere in difficoltà il colosso di Elon Musk grazie ad una policy dei prezzi più accessibile per chiunque, senza però rinunciare alla qualità.
Basata sulla piattaforma 3.0 presentata all’Auto Show di Chengdu e dedicata proprio allo sviluppo dei veicoli elettrici dovrebbe essere venduta in patria a circa 33mila euro, dunque rispetto alla Tesla con cui si vorrebbe confrontare direttamente è decisamente più aggressiva nel prezzo.
La Cina rilascia un nuovo SUV, perché è destinato a fare successo
Lunga addirittura 4,84 metri, larga 1,95 metri e alta 1,56 metri la Song L della BYD vanta un passo di 2,93 metri. Dal punto di vista estetico presenta un frontale che ricalca la cosiddetta Dragon Face, caratterizzata da fari sottili, dalla calandra chiusa e nella sezione inferiore da prese d’aria trapezoidali. Posteriormente invece, si notano gruppi ottici a linea orizzontale e un profilo aerodinamico altezza tetto.
Internamente, per restare in una fascia di costo accettabile per i più, il costruttore ha optato per ridurre quanto possibile orpelli e arredamento vario. Quasi nulli sono i comandi fisici ed infatti dietro al volante il pannello della strumentazione è in formato digitale. Al centro della plancia si può trovare uno schermo dalle dimensioni importanti, dedicato all’infotainment, mentre per quanto riguarda il selettore della trasmissione, per trovarlo bisogna spostarsi sul tunnel centrale.
Per quanto riguarda l’alimentazione il SUV cinese propone due opzioni: a motore singolo, o con doppio propulsore e la trazione integrale. Nel primo caso la potenza massima è di 230 kW, nel secondo si arriva invece a 380 kW. Scegliendo la versione più prestazionale il passaggio da zero a cento km/h può essere compiuto in soli 4,3 secondi. Non male per un mezzo dai volumi non certo da minicar.
Le batterie che ne rendono possibile il funzionamento sono le Blade realizzate internamente all’azienda e hanno una capacità di 71 e 87 kWh. L’autonomia dichiarata va da 550 km a 662 km secondo il ciclo asiatico.
Per adesso non è stata ancora diffusa la data precisa di quando sarà disponibile per i clienti europei. Quello che si sa è che i pre-ordini sono aperti dallo scorso ottobre e stanno andando piuttosto bene, anzi, perfino meglio delle più rosee aspettative. Solo nei primi diciassette giorni di apertura del portale sarebbe arrivare 11mila richieste, mentre ora che siamo a dicembre la quota sarebbe salita a quasi 30mila, per la precisione a 28.350.
Si vocifera che quando arrivare nel Vecchio Continente non costerà più di 25mila euro e questa potrebbe essere una delle ragioni di tale interessamento. Inoltre, per invogliare all’acquisto, la Casa dello Shenzhen ha promesso un programma di finanziamento allettante, ad esempio azzerando gli interessi per i primi due anni, oltre ad uno sconto del 15% sul totale.
Il guanto di sfida alla leader indiscussa dell’elettrico a quattro ruote è dunque lanciato. Anzi, per la verità lo era già da un po’ visto che BYD ha deciso di aprire un proprio stabilimento in Messico per poter essere ancora più incisiva nel testa a testa.