Il 2023 si chiude con alcune novità relative alla RC Auto. Ecco perché nessuno sarà escluso e cosa fare per adeguarsi.
L’assicurazione auto si sa, è obbligatoria. Ogni dodici mesi è necessario rinnovarla. Una pratica che in Italia non è particolarmente diffusa visto che il 6% degli automobilisti circolano pur essendone privi, creando non poche problematiche quando si verificano degli incidenti.
Forse in molti lo ignorano, ma avere la RC auto in regola è fondamentale per ricevere il risarcimento in caso di sinistro. Non averla, e quindi aver risparmiato all’inizio, significa dover spendere molto di più in caso di danni di qualunque natura, mentre se si è responsabili dello scontro potrebbe avere come conseguenza finire a processo.
A fronte di un numero notevole di furbetti del quartierino, il Governo presieduto da Giorgia Meloni ha deciso di intervenire in maniera importante nella normativa, già operativa da qualche giorno. Ecco cosa è stato deciso.
RC Auto, d’ora in poi non ci saranno sconti
A partire dal 23 dicembre qualunque veicolo a motore presente sul territorio italiano dovrà essere coperto da una polizza. Questo anche se si tratta di un mezzo normalmente fermo in garage e non circolano su strade pubbliche o aperte al pubblico.
Il cambio di rotta, altro non è che la conseguenza del decreto legislativo che mette in atto la Direttiva Europea del 2019, pubblicata di recente sulla Gazzetta Ufficiale. Come detto tale correzione intervenire sul Codice delle Assicurazioni Private e abolisce la possibilità di lasciare un’automobile o una moto costantemente ferma e riposta in un luogo al chiuso priva del contratto di responsabilità civile.
Si tratta di un provvedimento davvero importante, perché modifica l’intero sistema assicurativo. Se ad esempio prima c’era l’opportunità di firmare un accordo a sospensione, utilizzato in particolare per le due ruote, messe in stand-by durante la brutta stagione, d’ora in poi non si potrà più e bisognerà per forza di cosa sottoscriverne uno valido 365 giorni su 365, pagando dunque, per il periodo in cui il veicolo non verrà usato.
Nello specifico il nuovo testo del Codice ribadisce questo concetto: “L’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile si applica ai mezzi a motore indipendentemente dalle sue caratteristiche, dal terreno su cui è adottato e dal fatto che sia fermo o in movimento. L’obbligo si estende anche a quelli adoperati in zone il cui accesso è soggetto a restrizioni“.
Continuano invece ad essere protetti dal beneficio di non essere assicurati, le macchine o le moto che non circolano più perché trasportate all’estero o demolite, quelle poste sotto sequestro, vietate o bloccate dalle autorità. Lo stesso vale per quelle che non sono funzionanti, purché l’assicurazione ne sia informata entro dieci mesi dall’evento.
Nell’attuazione sono compresi i rimorchi, sebbene non attaccati, mentre per i monopattini, i segway, i monowheel, sono soggetti ad adeguamento solamente su decreto dei ministri competenti. Resiste la possibilità di sospendere temporaneamente la polizza, ma solo dopo comunicazione entro dieci giorni dalla scadenza. Il procedimento può essere ripetuto più volte.
Per quanto concerne le sanzioni, l’articolo 193 del Codice della Strada resta immutato, per cui se si viene fermati e trovati sprovvisti di RC, si dovranno tirare fuori 866 euro, che diminuisco a 606,20 se si provvede al versamento entro cinque giorni dalla notifica. A ciò si aggiunge il decurtamento di cinque punti sulla patente e nei casi più gravi il sequestro del veicolo e il ritiro della carta di circolazione.