Per queste automobili cambiano veramente un sacco di cose. Molto presto la differenza si vedrà eccome in strada.
Il mondo dell’automobile è in continua evoluzione. Non parliamo di mercato in questo caso, bensì di evoluzione, sostenibilità e mobilità. Tra parole, queste, che in ottica futura significano davvero molto. Del resto, nessun azienda e nessun Governo può stare più a guardare.
Farlo sarebbe grave più che mai, viste le condizioni in cui ogni giorno di più riversa il nostro pianeta; ma soprattutto i dati legati al clima sono sempre più preoccupanti.
Non è un caso che l’automotive stia spingendo verso investimenti sempre più ampi. Il che si può benissimo evincere anche dalle ultime news legate proprio all’argomento di cui vi stiamo parlando. Ci riferiamo proprio alla necessità di detenere una mobilità sempre più sostenibile e meno inquinante. Il primo passo arriva direttamente da Stoccolma.
Direttamente da Stoccolma arriva un cambiamento praticamente impossibile da non evidenziare. A partire dal 31 dicembre 2024, infatti, sarà vietata la circolazione di automobili a benzina e diesel all’interno dei 180.000 metri quadrati che rappresentano il centro della città. La capitale svedese ha annunciato questa novità per cercare di migliorare la qualità dell’aria e conseguentemente ridurre le emissioni di gas serra. Quella che stiamo descrivendo in queste righe non è altro che la prima zona ambientale assoluta di classe 3 in Svezia nonché la più restrittiva; consentirà infatti l’accesso solamente ai veicoli elettrici, ibridi plug-in e a gas. Tutte le automobili, quindi, che rispettano gli standard Euro 6.
I motocicli sono esentati. Prevista una multa di 85 euro per chi violerà tale divieto. Stoccolma punta a diventare una città più climaticamente sostenibile e maggiormente percorribile per pedoni e ciclisti. Anche con il supporto e l’ausilio di una rete di trasporti pubblici efficiente e a basso impatto. Se vi sembra esagerato quanto apportato dalla città europea, ecco alcuni dati poco gradevoli veramente; secondo l’agenzia europea dell’ambiente, l’inquinamento atmosferico provoca circa 440.000 morti premature ogni anno soltanto in Europa, di cui 364.000 nei paesi interni all’UE.
L’Italia, purtroppo, è il primo Stato per decessi prematuri legati all’inquinamento. Inoltre il danno economico stimato in costi sanitari e giorni di lavoro persi può arrivare fino a 140 miliardi di euro all’anno. Non si tratta esattamente di una pazzia cercare di rendere maggiormente pulita l’aria che circonda una città importante come quella di Stoccolma. Nella speranza che questa mossa porti davvero a qualcosa di buono e positivo.
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