Jerry Calà è stato uno dei comici più amati in Italia e tutti lo ricordano a bordo di un’automobile perfetta per il Natale.
Di sicuro negli anni si è andato a perdere il fascino e il mito dei “cinepanettoni”, con la volgarità che l’ha fatta sempre di più da padrone e che li ha portati alla chiusura. All’inizio però era davvero molto bello assistere a queste pellicole ambientate sulla neve e che allietavano il Natale, con Jerry Calà che fu protagonista del primo storico film.
Tutti quanti avranno visto almeno una volta nella vita lo spassosissimo film “Vacanze di Natale”, una pellicola che vedeva Calà nel ruolo del pianista di un noto hotel di Cortina. Sembra impossibile da credere, ma negli anni ’80 erano moltissimi coloro che volevano fare questo lavoro, visto il grande successo nel film di Calà con le donne.
La vita reale è un’altra cosa, ma il fatto di aver conquistato una delle donne più belle d’Italia come Stefania Sandrelli aveva sensibilmente accresciuto il mito di Calà. “Vacanze di Natale” ha regalato grandi risate e bellissime storie, come quella che ha visto protagonisti Claudio Amendola e Ornella Muti, oltre a un giovane e rampante Christian De Sica.
Nonostante non mancassero le auto da corsa, indimenticabile la Ferrari del Dogui, ecco che è anche un altro veicolo di quella pellicola a essere entrato nella storia. Si tratta di una quattro ruote davvero molto particolare e che era tra le mani di Jerry Calà, con il comico siciliano che ha dato prestigio a un marchio che per alcuni anni fu un mito.
Il pianista Billo, ovvero Jerry Calà, non aveva di certo i soldi per permettersi un veicolo estremamente costoso come una Ferrari o una Porsche, per questo motivo decise di virare comunque su una vettura molto elegante. Si trattava della Innocenti Nuova Mini De Tomaso, una vettura che nacque nel 1974 e continuò la propria produzione fino al 1993.
Il film “Vacanze di Natale” è del 1983, il che significa che è pienamente nel bel mezzo dello sviluppo di questa vettura. La prima serie mostrava una lunghezza di 312 cm, una larghezza di 150 cm e un’altezza di 136 cm, con la possibilità per il cliente di scegliere su alcuni tipologie di motori.
Per prima cosa vi era la 90, ovvero quella da 900 di cilindrata, e in secondo luogo la 120, ovvero da 1200 di cilindrata. L’auto prodotta grazie agli sforzi economici del pilota Alejandro De Tomaso, permisero di montare al proprio interno un motore Daihatsu 3 cilindri che dava modo di erogare 72 cavalli.
Questo dava comunque modo al veicolo di essere prestazionale viste le sue caratteristiche, considerando infatti come poteva toccare un picco di velocità di 165 km/h, con questa che era regolata da un cambio manuale con 5 marce. Questa era la seconda serie del modello, infatti fu questo il cambiamento epocale, dato che in precedenza montava un motore 4 cilindri. La Nuova Mini De Tomaso uscì di produzione un po’ a sorpresa a metà degli anni ’90, ma quest’auto è rimasta nella storia grazie alle mitiche imprese di Billo.
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