La MotoGP saluta il passato e un soggetto fondamentale che l’ha sempre portata in alto. La rivoluzione nel mondo della due ruote è epocale
I fan sono increduli a ciò che sta avvenendo, anche perché si vedono costretti a lasciarsi alle spalle un passato glorioso composto da ogni minimo elemento necessario per far competere al meglio le livree in pista. L’addio alla MotoGP, infatti, è di quelli epocali e la categoria regina del Motomondiale si appresta ad affrontare una rivoluzione determinante per le sorti della competizione.
Un saluto al passato che, però, come ogni minimo cambiamento nella nostra vita è un addio anche alla comfort zone in cui tutti i protagonisti si erano ben stabilizzati. Ora, quindi, cambierà tutto, proprio a partire dal prossimo campionato, il quale sarà un crocevia necessario per comprendere quanto questa trasmutazione riesca a volgere al meglio. Di certo, come tutto il resto del mondo, anche la MotoGP sarà chiamata a rispondere alle sfide che la società odierna ci pone di fronte.
Il tema particolare che ha toccato i cuori e la mente di ogni cittadino del mondo, in questi ultimi decenni, versa sulla questione climatica, risultato di un inquinamento smisurato e che ha portato anche a diversi malori fra gli abitanti del pianeta. Per poter risolvere questa situazione, gran parte degli Stati internazionali stanno obbligando le aziende a prendere delle misure per poter rilasciare meno agenti inquinanti possibili nell’atmosfera, quindi anche ai team iscritti al Motomondiale.
Un punto di non ritorno
Nel 2024, la MotoGP è chiamata a rispondere a una delle sfide più importanti di questi ultimi tempi, ossia quella della transizione ecologica. Non tutti i fan e i componenti dei team sembrano esser d’accordo su questo tema, anche se poi non si può far altro che affidarci agli esperti climatologi e chimici per poter comprendere quanto sia necessario dover attuare delle attività volte a risolvere la catastrofica situazione climatica.
In effetti, sin dal prossimo campionato i team inizieranno a utilizzare per il 40% le benzine denominate bio, percentuale che salirà fino al 100% nel 2027. A prendere questa decisione sono stati i componenti della Grand Prix Commission che gestiscono le sorti del Motomondiale. Questo organo ha, di recente, approvato i regolamenti per il 2024, tra cui spicca quello riguardante i carburanti di origine non fossile da utilizzare in pista.
A concordare le specifiche più dettagliate dei parametri per i test del 2024 e riguardanti i carburanti stessi sono state la FIM, l’IRTA, la MSMS, dei laboratori ufficiali e la Dorna. Inoltre, vi è stato anche il contributo strategico dei fornitori di carburante, interessati in primissima persona a ciò che accadrà negli anni venturi.