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Esame patente, spunta il trucco infallibile per superarlo senza problemi: che svolta

Published by
Ilaria Macchi

Passare l’esame della patente può non essere così semplice, soprattutto per chi si fa prendere dall’ansia. C’è però un trucco che può facilitare davvero la situazione.

Il conseguimento della patente rappresenta un traguardo importante per molti giovani, al punto tale che sono in tanti a non vedere l’ora di arrivare al tanto agognato traguardo dei diciotto anni pur di iscriversi alla scuola guida e raggiungere questo obiettivo. La licenza viene infatti vissuta come il primo segno di indipendenza per quei giovani che potrebbero non essere ancora adulti ma che desiderano ardentemente diventarlo. E l’idea di poter guidare una macchina fa pensare che questo sia possibile.

Esame patente, il trucco per superarlo (Derapate)

Chi ha infatti la necessità di fare anche solo un piccolo spostamento, anche solo per incontrarsi con gli amici, non ha quindi più la necessità di chiedere ai genitori un passaggio. Spesso, infatti, questo può rappresentare una limitazione anche a livello di orari. Superare l’esame, soprattutto quello di teoria, non è però semplice per tutti.

Esame patente: passarlo non è impossibile

L?idea di dover affrontare un esame può generare non poca ansia in molti, specialmente per chi tende a essere insicuro, e quello della patente non fa eccezione. Il timore maggiore può esserci soprattutto per quello di teoria, che rappresenta il primo scoglio da superare per ottenere la tanto ambita licenza.

Recentemente il test è cambiato ed è diventato meno ricco (le domande sono passate da 40 a 30), ma è minore anche il tempo a disposizione per poter rispondere, visto che si è passati da 30 a 20 minuti. L’idea di non riuscire a farcela è quindi forte, soprattutto per chi in queste situazioni è colto da quello che viene definito “vuoto di memoria improvviso”, nonostante abbia fatto il possibile per prepararsi al meglio.

Usare la logica nei quesiti più ostici potrebbe essere utile se non ci si dovessero ricordare alcuni dettagli spiegati a lezione o studiati sui libri. In caso di dubbio, è però bene sempre rispondere: le parti lasciate in bianco sono considerate errore (si passa con tre errori, con quattro scatta la bocciatura), quindi in questo caso applicare il detto “ogni lasciata è persa” può essere fondamentale.

Lasciarsi prendere dall’ansia quando si deve affrontare un esame è normale – Foto | Canva – Derapate.it

È bene inoltre prestare attenzione ad alcune parole che possono trarre in inganno e che potrebbero portare a sbagliare, quali ovvero” come sostitutivo di “oppure”, e non in luogo del “cioè”, e “osservare” in luogo di “rispettare” . Alcune espressioni, inoltre, nel 90% delle situazioni preannunciano una risposta falsa, quali  solo se, unicamente, unicamente, solamente se e semplicemente.

Attenzione a sinonimi e segnali

I quesiti inseriti nell’esame di teoria della patente sono spesso scritti in modo tale da trarre in inganno l’esaminando, per questo sarebbe bene riflettere prima di barrare la risposta che si ritiene corretta.

Massima attenzione dovrà essere rivolta ad alcuni termini che possono sembrare simili, ma che non possono essere considerati sinonimi. Basti pensare, ad esempio, a “carreggiata” e “corsia“, “freno a mano” e “freno di servizio”, attraversamento pedonale (o ciclabile)” e “passaggio pedonale (o ciclabile)” e “attraversamento ferroviario” e “attraversamento tranviario” .

Le immagini svolgono inoltre un ruolo importante nel test, specialmente quando si tratta di riconoscere i segnali stradali. Questi sono davvero tantissimi, quindi il rischio di confondersi può essere dietro l’angolo. È innanzitutto fondamentale ricordare quanto le forme siano importanti e abbiano un significato ben preciso: i segnali di precedenza sono triangolari, quelli che indicano un divieto o un obbligo sono circolari. In quest’ultimo caso è bene fare una distinzione: se hanno il bordo rosso, lo sfondo bianco e il simbolo nero allora ci troviamo davanti a segnali di divieto, se sono bianchi su sfondo blu indicano invece obbligo. Mai dimenticare lo “STOP”, che è di forma ottagonale per distinguerlo da tutti gli altri.

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