L’offerta pensata dal colosso Stellantis per sfoltire il numero dei propri collaboratori è da capogiro, sarà difficile da rifiutare
In un audace e sorprendente movimento, i dirigenti di Stellantis hanno lanciato una proposta di buona uscita ai dipendenti, creando un fervore di aspettative e speculazioni all’interno dell’azienda. La proposta, presentata ad un gruppo selezionato di lavoratori, è stata descritta come un’offerta allettante che potrebbe ridefinire il concetto stesso di incentivi per la cessazione del rapporto lavorativo. Fonti interne hanno rivelato che questo nuovo pacchetto di uscita promette una combinazione di benefici finanziari e vantaggi post-lavorativi, pensati per garantire una transizione agevole e vantaggiosa per i dipendenti che potrebbero essere interessati a lasciare l’azienda. 
Questa proposta ha generato una crescente attesa e anticipazione tra i dipendenti, con molti che si interrogano sulle implicazioni e sulle possibilità offerte da questo nuovo approccio. Si prevede che la decisione di accettare o meno questa offerta sarà un dilemma per molti, vista la sua natura allettante e le opportunità che potrebbe aprire per il futuro. Tuttavia, è evidente che i dirigenti dell’azienda stanno cercando di offrire una soluzione innovativa e allettante per gestire in modo armonioso eventuali ridimensionamenti o cambiamenti organizzativi futuri, mentre contemporaneamente mantengono il rispetto e l’attenzione verso i propri dipendenti.
Operazione sfoltimento in casa Stellantis
Resta da vedere come questa proposta di buona uscita influenzerà la struttura e la dinamica del personale all’interno di Stellantis. Intanto la proposta già ha fatto discutere la base operativa, tra coloro che vedono di buon occhio la proposta avanzata dal colosso automobilistico considerata come una opportunità allettante e i sindacati, i quali invece vedono nella soluzione avanzata uno specchietto per le allodole che garantirebbe una somma di denaro inferiore a quanto i dipendenti avrebbero guadagnato nel corso dei futuri anni di carriera e nella pensione maturata a fine servizio.
L’incentivo è calcolato in base all’età anagrafica e agli anni di servizio e prevede oltre la buona uscita, anche tre mensilità extra e l’indennità di mancato preavviso. Inoltre, specifica l’ufficio risorse umane di Stellantis, coloro che non avranno un’ulteriore proposta di lavoro successiva potranno beneficiare della Naspi garantita dall’INPS, ossia ulteriori due anni di disoccupazione. Questa proposta riguarderebbe oltre 2 mila dipendenti italiani, da aggiungere ai precedenti 8 mila dipendenti che già in passato avevano accettato una buona uscita di 60 mila euro.
C’è chi dichiara di avere ricevuto oltre 100 mila euro per rescindere consensualmente il proprio contratto di lavoro, addirittura qualcuno che ne avrebbe ricevuti in proposta addirittura 190 mila, offerte che al giorno d’oggi sarebbero difficilmente rifiutabili per un dipendente italiano. Una nube di incertezza, però, resta per l’interesse riscontrato dal gruppo Stellantis nei confronti dell’industria automobilistica italiana e nei suoi piani futuri aziendali.
