La Honda sta pensando ad una scelta davvero molto dura da accettare per i fan, a seguito di costi sempre più alti. Ecco la situazione.
Il marchio Honda è impegnato in tante categorie del motorsport, e c’è da dire che di soddisfazioni, nel corso della sua storia, se ne è levate davvero parecchie. Attualmente, in qualità di fornitore delle power unit sta dominando in F1 con la Red Bull, realizzando un prodotto di assoluta qualità. Il motore giapponese è al top sia sul fronte della potenza che dell’affidabilità, e dà l’idea di avere un margine sulla concorrenza in termini di gestione ed erogazione dell’energia e della parte ibrida.
Dopo le grandi fatiche patite con la McLaren nel triennio 2015-2017, l’esperienza della casa di Sakura sembrava a forte rischio, ma è a quel punto che la Red Bull, prima con la Toro Rosso, poi con il team di Milton Keynes, ha deciso di scommettere su questo colosso. I risultati si sono visti sin da subito, e nel 2021 è arrivato il primo titolo con Max Verstappen.
La Honda si separerà dalla Red Bull alla fine del 2025, ma continuerà ad investire in F1 legandosi all’Aston Martin. Di certo, la casa del Sol Levante deve fare progressi in MotoGP, nella quale è la casa più vincente in assoluto, ma in cui ora sta facendo grande fatica, perdendo anche Marc Marquez. Per quanto riguarda un’altra categoria molto nota nel motorsport, ci sono nubi scure all’orizzonte.
Honda, ora il futuro in Indycar è davvero a rischio
La Indycar è una categoria seguitissima in America ed anche nel resto del mondo, nella quale le vetture che scendono in pista sono tutte realizzate dalla Dallara. Tuttavia, troviamo due motoristi che si sfidano da anni, ovvero la Chevrolet e la stessa Honda. La casa giapponese ha portato a casa un altro titolo quest’anno con Alex Palou, che si è imposto nella classifica piloti sulla vettura del team di Chip Ganassi. Lo spagnolo si era imposto anche nel 2021, mentre l’anno prima il titolo era andato al compagno di squadra Scott Dixon, anch’egli spinto dal motore giapponese.
Tuttavia, ora si parla di un possibile addio di questo motorista a partire dal 2026, a seguito dei costi in continuo aumento. Parlando a “Racer“, Chuck Schifsky, National Manager dell’American Honda Motorsport, ha affermato: “Siamo molto preoccupati per quanto riguarda i costi, se dovessimo scegliere di andarcene, questo sarebbe il motivo, ed è facile da comprendere. Non abbiamo un terzo costruttore, ed il motivo è sempre legato ai costi. Se il ritorno dell’investimento fosse all’altezza di quest’ultimo, avremmo un numero molto alto di marchi coinvolti“.
Quella di Schifsky è una vera e propria bordata all’Indycar, con l’amministratore delegato di Penske Motorsport, ovvero Mark Miles, che ha fatto un appello affinché possa entrare un terzo costruttore. Per il momento però, pare molto difficile l’ingresso di un nuovo motorista, ed immaginare una Indycar con la sola Chevrolet a servire i propulsori non è contemplabile. Il futuro è a serio rischio per questa categoria.