Al Kenshiki Forum 2023, la Toyota ha mostrato per la prima volta un nuovo B-Suv che ha conquistato subito la critica.
Periodo di grandi cambiamenti in casa Toyota, che si appresta a vivere un 2024 pieno di novità e sempre più votata al futuro. Infatti negli ultimi mesi il marchio giapponese ha mostrato di aver accelerato nel suo processo di cambiamento radicale della propria filosofia di produzione, che ora è concentrata totalmente verso l’elettrico. A Tokyo ha presentato due modelli che sono l’esempio lampante della linea intrapresa dall’azienda per il futuro.
A partire innanzitutto dal concept FT-3e, presentato insieme al concept di auto sportiva FT-Se, che non è altro che un 4×4 a cinque posti dallo stile deciso e che si basa nel design sulla Toyota bZ4x. L’altra novità è il Toyota Land Cruiser Se, un SUV a tre file di posti che punta decisamente al mercato americano.
Ma in questi giorni sta facendo gran parlare di sè, un concept Urban SUV che nell’idea della casa giapponese dovrebbe diventare il modello “più compatto e accessibile” nella gamma di sei veicoli elettrici che sarà in vendita entro il 2026. E ha già conquistato per le sue linee e la tecnologia, in pieno stile Toyota.
Al forum Kenshiki a Bruxelles, l’azienda nipponica ha mostrato al pubblico il nuovo Urban SUV Concept. Una vettura che però, a detta dei vertici, non si discosta troppo dalla versione che andrà sul mercato in teoria il prossimo anno. Una macchina che ha subito ricordato nelle forme la Yaris Cross, che tanto sta vendendo in Europa, e che rappresenta il B-Suv più compatto tra i sei elettrici che sono pronti a debuttare.
Secondo il comunicato stampa, Toyota manterrà segreti tutti i dettagli fino a quando non rivelerà la versione finale di questo B-Suv (di 4,30 metri di lunghezza), ma afferma che sarà offerto con due differenti batterie, a seconda delle esigenze del cliente, che potrebbe prediligere un’autonomia più lunga per grandi spostamenti o una meno potente per l’uso cittadino. E poi nella versione a due o quattro ruote motrici. Anche perché la competitor principale nel segmento è la Volvo EX30.
Insieme a Mazda, Toyota è stata spesso criticata per la sua lentezza nell’adeguarsi alla rivoluzione elettrica, scegliendo di concentrarsi invece sulla tecnologia ibrida, oltre a perseguire opzioni alternative come l’idrogeno. Invece con questo annuncio ha fatto capire come l’azienda giapponese abbia deciso definitivamente la sua strada e ora darà un’accelerata decisa per recuperare terreno.
Come detto prima, sono sei i nuovi modelli in cantiere nei prossimi anni, ma aumenteranno a 15 se si include il marchio di lusso gemello Lexus e quelli in collaborazione con Suzuki. Il tutto però mantenendo viva ancora per un po’ la tecnologia ibrida, marchio di Toyota in questi ultimi anni, per offrire più tecnologie di riduzione delle emissioni di carbonio ai propri clienti. Ma la sensazione, secondo la stampa specializzata estera, è che questa “conversione” all’elettrico sia stata comunque tardiva e rischia di mettere a serio rischio la fetta di mercato conquistata finora dal marchio nipponico.
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