La Lamborghini aveva fatto sognare tutti con una voce che si era diffusa, ma ora è tutto cambiato di nuovo. Ecco qual è la decisione.
In questi giorni, si parla molto del marchio Lamborghini, che sta facendo registrare dei grossi passi in avanti sul fronte delle vendite. Pensate che, nel periodo gennaio-settembre, sono già state superate le vendite dell’intero 2022, il che significa che la casa del Toro è in piena forma. Pochi mesi fa è stata svelata al mondo la nuova Revuelto, vale a dire la prima auto ibrida della storia del marchio bolognese, che utilizza una tecnologia Plug-In. La spinta massima è di 1.015 cavalli, con un prezzo pari ad oltre 500.000 euro.
Si tratta di una novità non da poco per il marchio italiano, che ha deciso di vendere, da ora in avanti, solo auto elettrificate. La Revuelto sarà disponibile solo dal primo trimestre del 2024, e poco dopo anche la Urus debutterà con la versione ibrida, così come l’erede della Huracan che ancora non ha un nome. Nel frattempo, da casa Lamborghini è arrivato un annuncio davvero notevole in chiave futura.
Lamborghini, ecco l’annuncio di Stephan Winkelmann
In questi ultimi giorni, si è molto parlato della famosa settimana corta decisa dalla Lamborghini in favore dei propri dipendenti, che andrebbero a lavorare meno del solito pur guadagnando qualcosa in più. Dopo aver letto la notizia, il CEO Stephan Winkelmann ci ha tenuto a fare chiarezza, con un intervento che ha spiegato al meglio quello che succederà in futuro. Il grande boss ha voluto mettere i puntini sulle i, illustrando il programma della casa di Sant’Agata Bolognese.
Ecco le sue parole: “In merito a ciò che ho letto sugli organi di stampa in questi giorni, a seguito della chiusura dell’accordo tra Automobili Lamborghini e Rappresentanza sindacale unitaria, è doveroso precisare il concetto che ne è emerso, e non è corretto al massimo parlare di settimana corta. Trovo che l’espressione sia fuorviante, perchè non si tratta, a tutti gli effetti, di una settimana corta, ma l’accordo è molto più profondo“.
Winkelmann ha poi aggiunto: “Il nostro accordo si inserisce in una ricerca di flessibilità che possa andare a favorire il benessere e la soddisfazione dei nostri dipendenti, andando a fare un passo in avanti a livello di efficienza. Con questo accordo, i temi della produttività e della competitività resteranno almeno allo stesso livello, ma con una gestione degli orari che sarà molto differente, utilizzando turni più lunghi o andando a rimodulare quelli che sono i permessi individuali. In sostanza, vogliamo mantenere lo stesso numero di ore lavorate, spendendo però meno tempo dentro all’azienda“.
L’obiettivo è dunque quello di lavorare per un arco temporale identico, ma stando meno tempo all’interno della factory, comunque una formula che può risultare più efficiente rispetto a quella usata attualmente. Winkelmann ha voluto fare chiarezza confermandosi sempre sul pezzo, ed ora ci sarà da capire quando verranno attuate le modifiche. La novità resta comunque importante ed in molti potrebbero prendere esempio da questo cambiamento.