La F1 ha preso una decisione forte che riguarda i regolamenti 2026, con le squadre che non potranno fare una cosa ben precisa. Ecco la scelta.
Il mondiale di F1 targato 2023 è andato in archivio con il solito dominio scontato della Red Bull e di Max Verstappen, per un Circus che ha subito un forte arresto a livello di interesse. Quella appena conclusa è stata una delle annate più noiose della storia, dal momento che in ogni singola gara si lottava per il secondo posto, e questo è un dato di fatto al quale non si può non far riferimento.
Dal 2014 in avanti, ovvero dal momento dell’entrata in vigore in F1 delle power unit turbo-ibride, solo il 2021 è stato un campionato combattutto con la sfida tra due auto diverse sino all’ultima gara, una cosa che, nel passato di questo sport, non era mai successa. Nelle ultime ore, è stata annunciata una nuova genialata firmata dalla FIA, che di certo non farà il bene dello spettacolo.
F1, ecco cosa cambia in vista del 2026
Il 2026 sarà l’anno di una nuova rivoluzione tecnica per il mondiale di F1, che andrà ad introdurre le nuove power unit prive dell’MGU-H, ma comunque dotate di maggiore potenza elettrica, ed anche di novità regolamentari importanti sul fronte aerodinamico. L’obiettivo è quello di costruire auto più leggere e strette, con la riduzione del peso che sarà uno dei punti più importanti. Per ottenerlo, si interverrà anche sulle gomme, con la Pirelli che lavorerà a stretto contatto con la FIA per soddisfare le varie richieste.
Tuttavia, in queste ultime ore è arrivata una notizia che non farà piacere alle squadre, soprattutto per chi voleva puntare sui progetti 2026 per iniziare a pianificare un futuro al top. Pensate che la FIA ha deciso di vietare i test aerodinamici alle squadre per le nuove vetture, con le squadre che non potranno dunque lavorare a queste auto dal primo dicembre scorso fino al primo di gennaio del 2025. In sostanza, i vari team avranno un anno esatto per preparare delle monoposto che saranno completamente nuove, senza alcuna possibilità di portarsi avanti con il lavoro.
Andando nello specifico, alle squadre di F1 sarà proibito effettuare test in galleria del vento, nel CFD, ovvero la fluidodinamica computazionale, ed al simulatore, ovvero i tre elementi più importanti per costruire una monoposto, ancor di più da quando non ci sono più i test in pista per ciò che riguarda lo sviluppo. L’unica cosa che potranno fare sarà mandare in galleria del vento i modelli in scala, che comunque sono legati alle regole attuali, che ci saranno fino al 2025, ma senza poter usare quelli del 2026.
In sostanza, si tratta di un blocco pesante soprattutto per chi ora è tagliato fuori dai giochi, e che si sarebbe potuto concentrare già da adesso sul 2026 per pensare di recuperare il gap dai migliori. La FIA continua a far discutere e questa nuova decisione castra i team minori, ed è ormai evidente una situazione di stallo regolamentare che non farà altro che favorire i più potenti.