Esplode il caos in Italia per il blocco auto, ma c’è una specifica categoria di veicoli che subirà un torto senza precedenti
In Italia è in procinto di entrare in funzione una delibera comunale destinata a rimescolare il panorama della mobilità urbana. Questa iniziativa mira a contrastare drasticamente l’inquinamento atmosferico, riducendo la circolazione di veicoli altamente inquinanti. Tuttavia, nonostante l’obiettivo ambizioso di migliorare la qualità dell’aria, l’annuncio ha scatenato un’ondata di proteste da parte di vari comitati cittadini. La critica principale l’hanno avanzata comitati urbani e commercianti e in generale da parte dei residenti interessati dalle nuove limitazioni.
Parallelamente, si alza anche la voce sullo stato attuale del trasporto pubblico, descritto come carente e inefficiente da diversi utenti. La percezione di un servizio pubblico scadente alimenta ulteriormente la tensione, poiché molti cittadini rilevano una grave carenza di alternative valide per muoversi in città. In tutto questo dibattito, esiste una categoria di veicoli particolare che verrà anch’essa esclusa dalla circolazione, arrecando un danno ai possessori e al patrimonio automobilistico nazionale.
Senza scendere nel dibattito sul fatto che sia giusta o meno la scelta di inaugurare la nuova ZTL romana, se il servizio di trasporto pubblico sia all’altezza della decisione storica intrapresa e se sia moralmente corretto obbligare migliaia di cittadini a rottamare le proprie auto senza offrirle un indennizzo all’imposizione della nuova ordinanza, il tema su cui vuole focalizzarsi oggi l’articolo è dedicato nello specifico alla cerchia ristretta di veicoli storici circolanti a Roma, i quali verranno banditi al pari degli altri veicoli vetusti e inquinanti.
Si calcola che i veicoli circolanti regolarmente nella Capitale siano circa 4 milioni, di cui nemmeno 10 mila (0,25%) quelli muniti di regolare iscrizione al registro delle auto storiche. L’applicazione dell’ordinanza che vieterà la circolazione a svariate classi di omologazione, includerà indiscriminatamente tutte le auto vetuste considerate inquinanti, includendo anche quelle con rilevanza storica, senza alcun tipo di distinzione e di riguardo di fronte a una nicchia di vetture dal valore collezionistico.
Un errore clamoroso denunciato da ASI e dai registri storici di Alfa Romeo, FIAT e Lancia i quali lamentano come sia criminoso mettere sullo stesso piano una semplice auto vecchia e inquinante con una vettura da collezione, regolarmente registrata e tagliandata con l’obiettivo esclusivamente del valore storico e collezionistico. Questa tipologia di autovetture non solo rappresentano una fetta impercettibile del parco auto capitolino, ma sono destinate ad un uso eccezionale e sporadico, come raduni ed eventi e non certo ad un uso giornaliero come le altre automobili, riducendo a quasi zero il loro reale impatto ambientale nella qualità dell’aria romana.
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