L’ex stella del Napoli si è tolto tante soddisfazioni in carriera. Dalla Coppa Italia vinta in azzurro ai successi con il Paris Saint Germain. Ora il Pocho Lavezzi è tornato a far parlare di sé
I tifosi del Napoli hanno uno posto speciale nel cuore per il trio delle meraviglie: Lavezzi – Cavani – Hamsik. In 5 stagioni sotto l’ombra del Vesuvio, condite da 48 reti in 188 presenze, ha vinto una Coppa Italia che è rimasta nella storia perché mancava da due decadi nella bacheca della squadra partenopea.
Prima di giungere nel capoluogo campano il nativo di Villa Gobernador Gálvez aveva conquistato un campionato argentino con il San Lorenzo. Quando arrivò in Italia giovanissimo era caratterizzato da un look che subito lasciò il segno. Taglio di capelli lungo, dribbling ubriacante ed una velocità supersonica.
L’argentino ha celebrato tre Campionati e altrettante Supercoppe, due Coppe di Lega e una Coppa di Francia con il Paris Saint-Germain. Con la nazionale olimpica ha vinto la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Pechino nel 2008, mentre con la nazionale maggiore ha collezionato il secondo posto ai campionati mondiali del 2014 e nelle edizioni 2015 e 2016 della Copa América.
Ezequiel Lavezzi, la sua passione segreta
Il Pocho ha posseduto diverse auto di lusso, ma la sua preferita ai tempi dell’esperienza a Napoli è stata la Ferrari 599. Il richiamo con la Rossa risultò troppo forte. Una vettura sportiva che ha scritto anche una pagina importante della storia recente della casa modenese. Svelata nel 2006 al Salone dell’automobile di Ginevra, la 599 sottintende la cilindrata, mentre GTB sta per Gran Turismo Berlinetta, mentre Fiorano indica un omaggio al Paese in cui si trova il noto tracciato in cui sono sviluppate anche le monoposto di Formula 1.
La GT del Cavallino fu opera dell’ingegno di Pininfarina, rappresentando l’erede della Maranello. Ai tempi la vettura era la più potente della gamma, potendo vantare un 12 cilindri a V di 65 gradi, disposto in posizione anteriore centrale, che sprigionava una potenza massima di 620 cavalli a 7 600 giri al minuto. La 599 aveva prestazione da autentica supercar, potendo raggiungere i 330 km/h di top speed e toccare da ferma i 100 km/h in 3,7 secondi.
Poteva, inoltre, raggiungere un regime massimo di rotazione di 8400 giri/min, mentre la coppia motrice massima toccava i 608 Nm a 5600 giri/min. In sostanza dietro la Enzo era l’auto più veloce mai costruita a Maranello. È stata, inoltre, la prima Ferrari con sospensioni a controllo magnetoreologico. La Lamborghini Murcielago o la Aston Martin DBS V12 erano le principali competitor. Il modello Ferrari 599 GTO del campione argentino era una serie limitata che costava 250mila euro.
Il calciatore del Napoli aveva anche comprato, in precedenza, una California azzurra. Il richiamo del classico rosso Ferrari è risultato troppo forte. Il calciatore oggi è diventato anche un commentatore televisivo da qualche anno e continua a divertirsi a bordo di auto da sogno.