Anche l’ultima possibilità per Schumacher è ormai svanita: la decisione che tutti si attendevano è ormai confermata.
Sono passati dieci anni da quando un terrificante incidente sulla pista da sci ha cambiato per sempre la vita di Michael e di tutta la famiglia Schumacher. L’affetto che il mondo provava per il sette volte iridato si è manifestato in più occasioni in questi dieci anni ed è stato riversato in parte anche sui suoi familiari, in particolare sul giovane Mick. 
Il 24enne tedesco ha infatti ereditato dal padre la passione per i motori e per le gare automobilistiche. Da giovanissimo ha dimostrato di avere talento e di poter avere delle chance di competere anche in Formula 1. Quando Haas nel 2021 lo ha messo sotto contratto, tutti hanno sperato che il ragazzo potesse ripercorrere le gesta del padre e continuare una tradizione familiare di vittorie (anche lo zio Ralf è stato un ottimo pilota).
Il primo anno, quello di apprendistato, è stato buono. Mick ha mostrato velocità e sensibilità alla guida, ma è mancato l’acuto. Tutti si aspettavano e speravano che sarebbe arrivato l’anno successivo ed invece la pressione – mediatica e sportiva – ha portato Mick ad esagerare, ad avere fretta in gara e difficoltà di messa a punto in qualifica.
Alla fine del secondo anno in F1, Schumacher si è trovato senza un volante in mano, salvo poi accettare il ruolo di prima riserva alla Mercedes. Adesso Mick è anche un pilota del campionato mondiale endurance, al quale parteciperà con un Hypercar della Alpine.
Decisione confermata, per Schumacher nulla da fare
A campionato di Formula 1 concluso, quasi tutte le scuderie avevano già confermato i propri piloti per la stagione che verrà, ad eccezione della Williams. La scuderia non è infatti stata convinta dalle prestazioni dell’americano Sargeant, il quale nel corso della stagione 2023 ha raccolto un solo punto. 
Sembrava dunque che la Williams potesse cambiare pilota, ma così non è stato per mancanza di alternative valide. Nei giorni scorsi si è infatti parlato di Liam Lawson, Frederic Vesti, Felipe Drugovich e Theo Pourchaire. Tra loro i più interessanti sono sicuramente Drugovich e Pourchaire (entrambi campioni in Formula 2), ma il loro futuro è legato rispettivamente ad Aston Martin e Alfa Romeo.
Per questo in molti speravano che alla fine le attenzioni della Williams potessero dirigersi proprio sul figlio del sette volte iridato, il quale nei due anni di F1 ha dimostrato di avere più talento dell’americano. A quanto pare, però, Mick preferisce mettersi alla prova con le endurance e accumulare ulteriore esperienza prima di tornare, eventualmente, in F1.
Inoltre ha un contratto con Mercedes e nel caso di infortunio o mancanza di uno dei due piloti ufficiali, potrà in ogni caso competere in qualche GP. Insomma sfuma il sogno di vederlo nuovamente in pista per prendersi la rivincita sui detrattori che lo hanno bocciato ancora prima di dargli il tempo di crescere.
