Importanti ritorni nelle stazioni di benzina, con una novità che lascerà tutti gli automobilisti senza parole.
Le stazioni di benzina sono ormai da tempo uno dei luoghi in assoluto più temuti dagli automobilisti, con i prezzi del carburante che ormai sta crescendo sempre di più negli ultimi anni. Per quanto il valore sia calato rispetto all’estate, il fatto di vedere un prezzo della benzina al di sopra di 1,80 Euro al litro la porta a essere ben superiore rispetto al mese di dicembre 2022.
Le principali novità da un punto di vista economico che si sono registrate negli ultimi mesi risalgono all’estate, un periodo dove non era di certo difficile pagare la benzina fino a 2 Euro al litro. Valori davvero ben al di sopra del normale e per questo motivo il Governo ha cercato in qualche modo di porre rimedio.
Una delle idee che sono state attuate è legato all’obbligo di esporre un cartello con scritto il prezzo medio regionale di benzina e diesel. In questo modo, secondo le istituzioni, le stazioni di benzina sarebbero orientate e invogliate ad abbassare il proprio valore, cercando così di omologarsi alla media.
Secondo il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso questa è stata una delle chiavi che ha permesso di abbassare sensibilmente il costo del carburante. Nonostante questo di recente il Tar del Lazio aveva accolto la protesta dei benzinai che si erano schierati contro questa normativa. Ricordiamo infatti come non esporre il prezzo medio regionale avrebbe comportato per gli esercenti una pesante multa che variava tra i 200 e i 2000 Euro.
Secondo il Tar del Lazio non era stato possibile accogliere la richiesta di far esporre i prezzi medi regionali agli esercenti in quanti non erano stati rispettate le tempistiche procedurali. Questo ha portato il Ministero delle Imprese e del Made in Italy a fare immediato ricorso al Consiglio di Stato per poter vedere approvato il proprio decreto.
Infatti il Ministero affermava che non vi era stata una bocciatura in quanto si trattasse di un decreto irregolare, ma solo per un problema di tipo formale. Una volta presentato ricorso, ecco che immediatamente il Consiglio di Stato ha affermato che non vi è stato nulla di illecito nel decreto, ribaltando così ciò che aveva sentenziato il Tar del Lazio.
Nonostante questo non si tratta ancora della parola fine, perché si è già fissata un’udienza in data 8 febbraio 2024 e solo a quel punto sarà possibile capire se effettivamente le stazioni di benzina hanno l’obbligo di mostrare il prezzo medio regionale. Il fatto che in questi ultimi due mesi il prezzo della benzina sia crollato fa ben sperare, ma si sa che non si può trattare solo di questo cartello.
Sono diversi gli aspetti che comportano un cambiamento e un abbassamento del prezzo della benzina. Secondo Massimiano Dona, ovvero il Presidente di Unione Nazionale Consumatori, si tratta di un illecito. Infatti il fatto di esporre un prezzo medio regionale sarebbe solo fuorviante, visto che le stazioni di benzina sono in concorrenza solo se a pochi chilometri. La vicenda durerà ancora almeno per due mesi.
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