Il mondo delle motociclette si sta rinnovando sempre di più e la Piaggio ha dovuto fare i conti di recente con una strana causa dalla Cina.
In Europa vi è sempre stata una grande attenzione per quanto riguarda la produzione di motociclette di altissimo livello, con l’Italia che da questo punto di vista è una delle principali potenze. Nel Belpaese sono infatti nate diverse realtà di straordinarie, come per esempio la Piaggio, con la casa toscana che ha dimostrato di potersi perfezionare nel tempo.
Non ci sono dubbi sul fatto che il modello maggiormente noto della Piaggio sia la Vespa, un modello che risale addirittura al 1947. In quell’anno infatti fu Corradino D’Ascanio a capire che quel piccolo scooter era quello che serviva al popolo italiano per rialzarsi dopo le tragedie della guerra.
La Vespa ha dimostrato così non solo di poter diventare una fantastica due ruote, ma anche un vero e proprio inno di libertà che ha continuato nel corso degli anni a rimanere immutato. Tantissimi giovani hanno iniziato la propria avventura in strada proprio grazie alla Vespa, infatti ancora oggi sono diversi i fan Club in tutto il mondo.
Anche la Piaggio però deve stare molto attenta al “pericolo” cinese, perché ormai la nazione asiatica sta diventando sempre più dominante per quanto riguarda la produzione di auto e moto. Il nome Vespa è noto in tutto il mondo, ma c’è chi ha voluto andare contro al fatto che questo nome debba essere legato al mondo Piaggio.
Zhejiang Zhongneng contro Piaggio: cosa ha risposto il tribunale
La Piaggio ha vissuto nove anni molto complicati per poter arrivare definitivamente alla sentenza di una causa che aveva davvero dell’incredibile. La società cinese Zhejiang Zhongneng Industry Group Co. Ltd ha infatti chiesto alla Euipo, ovvero L’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale, di annullare una precedente richiesta della Vespa.
Secondo la Piaggio infatti si doveva registrare all‘Euipo il segno tridimensionale con la forma di uno scooter raffigurante la Vespa. In questo modo nessuno in Europa avrebbe potuto toccare questo marchio, anche senza la presenza di un preciso copyright nella nazione in questione. La motivazione di Piaggio era legata al fatto che la Vespa si trova in svariati musei, come per esempio il Museum of Moden Art a New York, e la si può ammirare in diversi film.
Per la società cinese però non vi erano le reali condizioni per poter far sì che questo marchio fosse registrato nell’Euipo. La domanda di controlli a riguardo è iniziata il 16 gennaio 2014 e in prima istanza l’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale aveva dato ragione all’azienda cinese.
A quel punto Piaggio non si è di certo fermata di fronte a questa decisione e ha deciso in tempi rapidi di effettuare il ricorso. Alla fine il Tribunale europeo ha stabilito che la casa italiana ha ragione e dunque il marchio Vespa può essere riconoscibile in tutto il territorio continentale della UE. Una decisione che fa dunque sorridere e che dimostra come questo scooter sia entrato nel mito.