Clamorosa novità in Italia, nel mondo delle quattro ruote. Ecco la notizia che suscita sgomento tra appassionati e case produttrici. Tutto svelato, difficile che accadrà il contrario: i dettagli
Non è stato un periodo semplice per l’Automotive mondiale. La pandemia ha dato un inizio difficile a tutto il settore delle quattro ruote, con conseguenze che si sono riverberate sino ai giorni attuali. I tempi di attesa estremamente dilatati del nuovo di zecca e il successivo aumento dei prezzi dell’usato, hanno avuto un peso importante nella scelta di tanti automobilisti. Gli stessi, poi, ulteriormente confusi dall’avvenire poco chiaro e quasi incerto del mercato delle quattro ruote.
In Italia, soprattutto, la situazione è tutt’altro che rosea. Il parco circolante nostrano è tra i più obsoleti e datati dell’Europa occidentale. E la scarsa diffusione di veicoli elettrici, a basse o a ridotte emissioni di certo non aiuta. Negli ultimi anni, gli italiani hanno preferito investire i propri soldi nel preservare e salvaguardare le auto di loro proprietà, piuttosto che comprarne una nuova di zecca, più aggiornata e più in linea con le recenti norme ambientali. Una scelta ed una tendenza estremamente comprensibili se si considerano i prezzi attuali del mercato automobilistico. E che difficilmente subiranno un cambio di rotta, come rivelato dal sondaggio condotto dalla società Areté sulla mobilità degli automobilisti italiani.
Oltre il 75% degli automobilisti italiani non intende minimamente cambiare auto entro i prossimi dodici mesi. Questo emerge dal sondaggio effettuato da Areté e che rivela la riluttanza dei nostri concittadini ad investire i propri soldi in una vettura nuova di zecca. Non è tutto. il 42% degli italiani intervistati rinuncerebbe all’acquisto a causa dei prezzi troppi alti delle automobili in concessionario. Mediamente, una quattro ruote nuova ha un costo superiore ai 30.000 euro.
Il 34%, invece, è preoccupato dall’incertezza che avvolge il futuro dell’Automotive. In che senso? Nel senso che è molto più complicato scegliere la motorizzazione sulla quale investire. Benzina e diesel, al momento, hanno una data di scadenza certa e sempre più vicina. Ma nel contempo, l’elettrico e l’ibrido presentano ancora tante incognite che scoraggiano i clienti ad investire fior fior di quattrini al momento dell’acquisto. Non a caso, 1 italiano su 2 sarebbe disposto a cambiare idea e a comprare una vettura nuova di zecca, ove mai il prezzo delle auto venisse dimezzato o quasi.
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