Svolta per la sostenibilità del pianeta. Scoperto un enorme giacimento che potrà cambiare lo sfruttamento energetico in Europa
Il tema relativo alla sostenibilità delle automobili è sempre più al centro dell’attenzione sia dei cittadini che dei governi. Lo sviluppo delle auto elettriche ha raggiunto livelli altissimi e i progetti dei principali Paesi del Mondo prevedono di raggiungere una mobilità in gran parte a impatto zero entro il 2030.
Attenzione, però, perchè l’elettrico non è l’unica soluzione disponibile sul mercato. Da un po’ di tempo si sta valutando l’ipotesi di utilizzare idrogeno bianco, detto anche naturale o geologico, come fonte di energia pulita per alimentare le Auto. La principale caratteristica dell’idrogeno è la capacità di emettere solo vapore acqueo quando viene bruciato, il che lo rende particolarmente interessante anche per i settori ad alto consumo come l’aviazione o la navigazione.
C’è stata, tuttavia, una scoperta che potrebbe cambiare le sorti sul suo utilizzo per i prossimi anni. In Francia è stato trovato un enorme giacimento di idrogeno bianco. La differenza principale con l’idrogeno grigio è la sua produzione. Mentre quello bianco si trova naturalmente, quello grigio viene prodotto dai combustibili fossili producendo anche anidride carbonica. L’idrogeno verde, invece, viene prodotto da energie rinnovabili,con costi elevatissimi.
Nella regione nordorientale della Francia, la Lorena, è stato trovato un giacimento di circa 46 tonnellate di idrogeno bianco. Una svolta per il futuro energetico del pianeta, avvenuta in modo fortuito.
I geologi, infatti, erano alla ricerca di metano quando hanno scoperto a Folschviller che il sottosuolo è ricco di idrogeno bianco. L’ipotesi è che a 3000 metri sottoterra l’idrogeno sia puro al 90%. Attenzione perché questa scoperta potrebbe regalare alla Francia più della metà dell’attuale produzione mondiale di idrogeno grigio.
I due direttori della ricerca presso il CNRS, Jacques Pironon e Philippe De Donato, hanno preso parte allo scavo. “È normale trovare piccole quantità vicino alla superficie di un pozzo, non è stata una vera sorpresa. Ma più andavamo i profondità più aumentava la concentrazione“, ha dichiarato Pironon.
Una scoperta clamorosa che conferma la potenza energetica francese con riserve di questo materiale presenti sulle Alpi e sui Pirenei. Attenzione perchè questo evento potrebbe rappresentare un crocevia per il futuro sostenibile dell’intero pianeta. Al momento l’idrogeno non è ancora stato del tutto sfruttato come fonte di energia, e questo potrebbe essere l’input giusto per iniziare un percorso importante.
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